L’opposizione rilancia le accuse, ma invita: fermatevi!

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San Marino. L’opposizione, di nuovo schierata a ranghi serrati, si presenta in conferenza stampa e conferma quanto ha detto per iscritto nel comunicato di domenica e in aula: “Sono in atto pressioni politiche sul Tribunale. Si rischia la paralisi del Tribunale” Il problema è tutto in una frase dell’ex presidente Ugolini: il magistrato dirigente ha rappresentato fatti gravissimi, una violazione dei principi di autonomia. E’ più grave non convocare una commissione, chiede Ugolini alzando la voce, o è più grave fare pressioni sulla Magistratura?
Quando si mette in discussione un potere autonomo, aggiunge Cardelli,  non è un colpo di stato?
C’erano i tempi per passaggi ordinari che avrebbero decantato la situazione e tranquillizzato l’opinione pubblica, rimarca Mancini. È soprattutto la fretta a non convincere l’opposizione, ma anche tanti elementi che rimangono chiusi nel vincolo di riservatezza. Roberto Ciavatta spiega: “Si sarebbe potuto inserire un comma nella seduta dei primi di dicembre: 10 giorni non avrebbero la storia del Paese. Il Tribunale funziona aldilà della Commissione giustizia. Poi l’urgenza di far arrivare qualche minuto dopo la mezzanotte di domenica il verbale dei lavori della Commissione: mai successo!” Tutta la minoranza è concorde. Preoccupa anche la convocazione di un Consiglio giudiziario plenario, in quanto unico referente della Commissione Giustizia, è il Consiglio Grande e Generale.

Nel Consiglio Giudiziario ci sono i membri togati e coinvolgere i giudici in valutazioni che sono tutte politiche, significherebbe investire la magistratura delle tensioni in atto, con il rischio di una paralisi del tribunale.
Le accuse sono di forzature, di caccia alle streghe e di processi in Aula contro i giudici.
Ciavatta rimarca: “Su Capuano la maggioranza ha mentito sapendo di mentire.” Quindi racconta di un’altra mail in cui l’ex dg di Banca Centrale scagiona completamente la Magistratura. L’opposizione ha chiesto il verbale degli agenti che hanno fatto l’ispezione nell’appartamento occupato da Capuano. Non è coperto da segreto e prima o poi verrà fuori. “Chi riceve notizia di fatti gravi deve avere in coscienza e per dovere istituzionale il coraggio di denunciare – afferma Denise Bronzetti – se arriveranno conseguenze penali, non intendiamo essere ritenuti corresponsabili. Vorremmo sapere se i colleghi della maggioranza saranno altrettanto tranquilli quando si apriranno i fascicoli.

“È arrivato il momento di fermarsi – dice Riccardi facendo appello alla responsabilità – questa escalation non serve a nessuno.”
“Fermatevi!” suggerisce con forza a governo e maggioranza Pedini Amati. “Siamo qui in 25 e con estrazioni diverse; ci lega la volontà di tutelare la legge istituzionale che regola il nostro Stato.”
Non è una bella storia quella che si sta scrivendo questi giorni: un potere che prevarica un altro potere dello Stato sa di regimi che non sono per niente democratici e, al di là delle affermazioni sulla presunta autonomia e libertà della magistratura, contano solo i fatti. Anche su Banca Centrale, che per altro non è neanche un potere dello Stato ma è comunque un’istituzione importante, si è sentito per mesi la strenua affermazione di autonomia. Poi abbiamo visto come è andata a finire!

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