San Marino. La missione del FMI volge al termine: ieri udienza dalla Reggenza, domani conferenza stampa conclusiva. Gli occhi puntati sul report che uscirà da questi 11 giorni di esame a tutto spettro sull’economia sammarinese e sul sistema Paese visti con gli occhi del governo, ma anche con quelli delle forze politiche presenti in Consiglio, del sindacato, delle associazioni di categoria, delle banche.
Ieri, di fronte ai Capi di Stato, la capodelegazione Kazuko Shirono, ha parlato dei cambiamenti futuri per l’economia sammarinese e ha fatto riferimenti a settori come il sistema bancario ma anche al mercato del lavoro. Riforme da compiere guardando alle future generazioni. Ma si è anche complimentata per la collaborazione fornita dalla politica, dalle istituzioni e dalle parti sociali.
Il segretario alle Finanze, Simone Celli, è stato diretto: ha dichiarato che il 2018 sarà l’anno delle riforme strutturali per la “sostenibilità della finanza pubblica”. I due principali interventi, ha anticipato, saranno sulle imposte dirette e sul sistema pensionistico. L’obiettivo è il risanamento e il rilancio del Paese. Riforme auspicate dagli stessi capi di Stato che hanno parlato di un riavvio economico per nuova occupazione e crescita per i giovani.
Resta solo da vedere quale sarà il giudizio finale degli esperti di Washington, quali probabilità ha l’economia sammarinese di uscire da un impasse che dura ormai da troppo tempi, ma soprattutto se si dovrà andare verso forme di indebitamento estero.
