San Marino. Torna a riunirsi la SUMS e lo fa in assemblea straordinaria. L’ordine del giorno parla di una prima convocazione, il 10 febbraio, alle ore 9 e in seconda convocazione alle 10, presso il Best Western Palace Hotel di San Marino. Al di là degli adempimenti di prassi, il punto nodale dell’ordine del giorno è sicuramente quello che dovrà valutare la cessione all’Ecc.ma Camera della partecipazione SUMS in Cassa di Risparmio e successive deliberazioni. La notizia era venuta fuori già in occasione dell’esame della legge di bilancio dello Stato, nel dicembre scorso e a molti non era piaciuta. Con questa riunione, invece, pare di capire, che si sia arrivati alla stretta finale.
La precedente assemblea si era tenuta il 10 maggio scorso, all’epoca in cui il bilancio della Cassa non era stato approvato, Nicola Romito aveva presentato le dimissioni, che poi non erano state accettate, e nel momento in cui c’erano tante critiche al fatto che il Cda di Carisp era stato cambiato a nemmeno un mese dalla scadenza di quello ufficialmente in carica. La perdita di Cassa, allora era stata calcolata intorno agli 80 milioni, contro i sei/sette della prima bozza.
La SUMS aveva già versato 10 milioni in Carisp e altri 4.6 milioni nella società Silo Molino Forno SPA.
Si stava valutando, all’epoca, di ricorrere al tribunale per verificare la liceità dei provvedimenti presi e che in qualche maniera creavano conseguenze negative per la SUMS. Di fatti, all’epoca, si cominciò anche a valutare un’eventuale azione risarcitoria, della quale poi non si è saputo più niente.
Poi c’era tutta la questione del Casale la Fiorina, dove la SUMS aveva investito 8 milioni. E adesso anche quella questione torna ad aprirsi sulla scorta dell’intenzione del governo di subentrare nella proprietà. Infine c’era stato il comma dedicato alle nomine. Fu l’unica cosa che andò liscia. Per questa nuova convocazione, si vedrà, anche perché sono cambiate molte cose.
