Commissione Finanze: è scontro sul Piano di Stabilità

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San Marino. Piano di stabilità, questione American Express, Banca centrale, Cassa di Risparmio: si torna a parlare dei temi d’attualità finanziaria all’avvio dei lavori della Commissione Finanze, riunita per tutta la giornata a Palazzo Pubblico.

In mattinata, all’apertura della seduta, il Presidente Tony Margiotta annuncia la data per l’audizione in Commissione con il Direttore di Banca Centrale, Roberto Moretti, fissata il prossimo 28 febbraio. Prendono poi la parola i commissari di minoranza. Alessandro Mancini, Ps, per primo affronta la decisione di American Express di lasciare San Marino e auspica non solo iniziative di Bcsm, ma “un intervento forte della politica”. Inoltre il capogruppo del Ps ricorda un’altra audizione attesa dai commissari, quella con il Cda di Cassa di Risparmio, di cui chiede di fissare i tempi. Al riguardo auspica la presenza anche di Domenico Trombone, presidente di Sccd, società recupero crediti di Delta, per avere un quadro completo di informazioni sulla cessione degli Npl di Carisp. I consiglieri Teodoro Lonfernini e Francesco Mussoni, Pdcs, criticano l’ordine del giorno dei lavori odierni. “Non si convocano Commissioni vuote, inutili – stigmatizza Mussoni – in un momento estremamente difficile per il Paese dal punto di vista bancario e reputazionale”. Lonfernini boccia la trattativa di acquisizione delle quote Sums di Carisp da parte dello Stato che “ha imposto le sue condizioni, come se non ci fossero due parti al tavolo”. La Sums ha accettato “con una pistola puntata alla testa”, chiosa. Quindi passa a criticare la scelta di non coinvolgere l’opposizione sul piano di stabilità nazionale. Piuttosto “metterete un cartello fuori Dogana con scritto: cerchiamo consulenti esterni per il Piano – lamenta- avete così replicato quanto fatto in passato spendendo centinaia di migliaia di euro con McKinsey e Ambrosetti”. Tornando sulla questione American Express, Roberto Ciavatta di Rete coglie l’occasione per sollecitare la Segreteria sul “malfunzionamento dell’unica carta rimasta, la T-pay”. E fa sapere che “American Express non è poi l’unico attore a disdire i rapporti con San Marino – prosegue – ci risulta lo abbia fatto anche la Kbc group, settimo istituto a livello europeo”. Il capogruppo di Rete si unisce infine alla richiesta di Mancini per avere in Commissione il presidente della società di recupero crediti di Delta.  Iro Belluzzi, Psd, è scettico sulla volontà del govero di affidare il “progetto Paese” a consulenti: “Ci rendiamo conto- manda a dire- di essere in mezzo a un guardo, prima che si concretizzino soluzioni, il tempo passa e le difficoltà aumentano”. Dalle fila di maggioranza intervengono i due consiglieri di Rf: Stefano Palmieri smentisce la forzatura su Sums descritta dal collega Lonfernini, mentre Nicola Selva difende la scelta di avvalersi per la definizione del Piano di stabilità a consulenti. “Quando servono progetti di strategia di carattere tecnico – chiarisce – in ambiti dove servono competenze di alto livello, o semplicemente quando servono soluzioni di eccellenza, i governi, e non solo hanno la facoltà di avvalersi di competenze appropriate e quindi consulenze”.

Prende infine la parola il Segretario per le Finanze, Simone Celli. In primis, replica sul piano di stabilità nazionale, richiamandosi ai contenuti dell’Odg approvato nell’ultimo Consiglio. Spiega che il governo non ha ancora definito “il partner internazionale con cui procedere all’elaborazione del piano”. Ma la scelta di avere “un advisory con una società di consulenza di massimo prestigio – motiva – può qualificare ulteriormente il lavoro portato avanti dal governo”. Celli assicura poi che a metà marzo si avranno le “linee di indirizzo” del piano e da quel momento potrà partire “un coinvolgimento permanente della commissione Finanze”. Sulla vicenda American Express assicura che Banca centrale si è già attivata con la società e si dice convinto che nell’audizione di fine mese il direttore avrà sicuramente aggiornamenti per i commissari. Infine, il Segretario di Stato si dice in favore della proposta fatta dal consigliere Mancini sulla presenza del dr. Trombone nell’Audizione con il Cda di Cassa, rispetto cui il presidente Margiotta assicura di attivarsi per la sua organizzazione.

La Commissione passa quindi ad affrontare i commi successivi relativi alle mozioni. In particolare, le prime due, conseguenti ad interpellanze del Pdcs, riguardano le passate vicende dell’amministrazione straordinaria e del commissariamento di Asset Banca. Si procede con la terza mozione, conseguente all’interpellanza di Rete, su raccolta bancaria e credito di imposta.

Al termine della seduta sono messi al voto due Ordini del giorno:

– il primo, presentato in comma comunicazione da tutte le forze di opposizione, viene respinto. Richiedeva di “istituire un confronto permanente all’interno della Commissione Finanze fino alla definizione del piano di stabilità nazionale, svolgendo audizioni con le categorie economiche” viene respinto.

– il secondo, presentato al comma 4 da Rete-Dim , viene approvato all’unanimità. Il testo impegna il governo “a fornire semestralmente ai membri della Commissione i dati relativi al sistema finanziario aggiornati richiesti nell’interpellanza, ad eccezione dei dati sul credito di imposta che verranno discussi annualmente”.

SMNA

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