Opposizioni: subito al lavoro con il contro tavolo

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San Marino. È stato battezzato “il contro tavolo delle opposizioni”, per la redazione del Piano di stabilità. Ma probabilmente il termine non è esatto. Intanto perché non è contro a niente, e poi perché effettivamente dall’altra parte, quella del governo, non c’è ancora nulla al di là delle dichiarazioni di intenti. E in ogni caso, al di là dei sofismi sul nome, le opposizioni si sono messe subito al lavoro e già nella giornata di ieri, venerdì, hanno incontrato le categorie economiche. Tutte le sigle datoriali: Anis, Osla, Usot, Usc, Unas, hanno espresso il loro apprezzamento per l’approccio metodologico. Nell’analisi delle criticità emerge un elemento comune a tutti: la necessità di un piano di stabilità che affondi le sue basi nello sviluppo. In altre parole, l’imperativo principale è: trovare le risorse. Quindi non si può partire dall’aumento della pressione fiscale, che gravando sulle famiglie e sulle imprese limita la capacità di spesa e di investimento. Si è deciso dunque di lavorare ad un’agenda operativa suddivisa per temi. Obiettivo: un tavolo permanente working progress per arrivare entro marzo ad un progetto complessivo da sottoporre al Governo. Poi, avanti con il confronto, lunedì tocca ai sindacati.

 

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