Quello che è successo davvero in Consiglio: la serata di DIM

0
29

San Marino. Molto probabilmente sono pochi i sammarinesi che ormai non conoscono le questioni sulla patrimoniale, sulla Cassa di Risparmio, sul caso titoli. Ma forse non tutti sanno quanto è effettivamente successo in Consiglio, tanto da scatenare i comunicati delle forze politiche, le conferenze stampa di questi giorni e perfino la presa di posizione della Reggenza.

Com’è sua abitudine, DIM (Rete – MDSI) organizza una serata pubblica post Consiglio proprio per spiegare le dinamiche del Palazzo, citando fonti, documenti, testimonianze. Titolo: “Quello che è successo davvero in Consiglio”, giovedì 7 giugno, ore 21, sala Montelupo, Domagnano.

Il nodo di tutte le questioni gira intorno ai legami che sottendono certe scelte operate dai vertici di Banca centrale e che sono stati resi pubblici, il 9 maggio scorso, dall’ordinanza del Tribunale sulla cosiddetta “Operazione Titoli”, firmata dal Commissario della Legge Simon Luca Morsiani. Qui emerge un disegno criminale che coinvolge Francesco Confuorti (finanziere italiano presidente e amministratore delegato della società lussemburghese Advantage Financial), i vertici di Banca Centrale Grais e Savorelli, i membri della vigilanza di Banca Centrale Siotto e Sommella, alcuni consiglieri del Cda di Cassa di Risparmio(quello targato Montepaschi, in carica da aprile a settembre 2017).
“Da oltre un anno denunciamo le infiltrazioni – scrive DIM –   all’interno delle istituzioni sammarinesi di personaggi legati a Confuorti. Da oltre un anno avvertiamo i membri di maggioranza e governo riguardo gli interessi di Confuorti a San Marino, riguardo le sue pedine nei punti chiave (Cassa di Risparmio, Banca Centrale).
Ci hanno accusato di essere complottisti, visionari, mistificatori che hanno il solo scopo di “dare una spallata al governo”, ci hanno detto che Confuorti è fantomatico, che non esiste. Invece le carte del Tribunale stanno facendo emergere una realtà ben diversa, quella che avevamo già prospettato un anno fa forse in maniera anche troppo ottimistica perché il “cerchio magico” di Confuorti è ben più ampio di come lo avevamo ipotizzato.

L’ordinanza di Morsiani riporta email, chat e comunicazioni della “cricca” da cui si evince come ogni politica economica del paese – almeno da due anni a questa parte – sia stata gestita dalla cabina di regia di Confuorti:dalla liquidazione di Asset e incorporazione in Carisp, il bilancio da -534milioni di Carisp da “spalmare” sui sammarinesi per 25 anni; Confuorti ha ricevuto i dati Aqr, i dati dei clienti delle banche, ha scritto e emendato i decreti-morte di luglio (quelli della manifestazione sul pianello) insieme ai suoi tecnici, ha deciso quando far uscire i comunicati di Banca centrale, era il riferimento di Savorelli per la riforma di Banca centrale. E ovviamente usa 49 milioni di Banca Centrale, tra cui quelli del Fondiss, per coprire i propri debiti (e quelli della sua socia e delle sue parenti) dentro banca CIS.
Il tribunale sta lavorando ma il paese è ancora sotto attacco. Le pedine riconducibili a Confuorti sono ancora ben presenti in Cassa di Risparmio, in Banca Centrale (l’ispettore Ugo Granata ad esempio) e il governo sta continuando a portare avanti iniziative e piani che affondano le loro radici proprio nella galassia Confuorti (ad es. la riforma di Banca Centrale).”

 

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here