Trattativa banche: il governo c’è e intende fare la sua parte

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San Marino. Il governo ha convocato le parti coinvolte nella trattativa contrattuale del settore bancario per cercare, nell’ambito delle sue possibilità, considerando che si parla di aziende private, di riannodare una trattativa che in questi mesi si è fermata.
Il governo stigmatizza con forza l’atteggiamento della Csu che ha abbandonato il tavolo di confronto dopo circa 10 minuti dal suo avvio, prima ancora che le banche potessero esprimere la propria posizione e consentire al Governo di conoscere la loro visione.
Ciò nonostante la discussione è andata avanti con la presenza delle parti sociali rimaste responsabilmente al tavolo (Abs, Anis, Usl) ed il Governo, esercitando quel ruolo di mediazione per cui aveva convocato l’incontro, ha richiesto alle banche un gesto di disponibilità.
Quello che è emerso è che tutte le banche sono disponibili a trasformare il recesso dei contratti integrativi in disdetta (come richiesto a più riprese dal sindacato) purché ci sia la disponibilità da parte sindacale a trovare un accordo ponte entro il 31 agosto che consenta di ridurre per alcuni anni il costo del lavoro del settore, e purché venga posto immediatamente fine ad ogni iniziativa di mobilitazione.
L’associazione bancaria si è dichiarata disponibile ad iniziare la trattativa fin da lunedì prossimo su queste basi.

Il Congresso di Stato

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