Il Consiglio ancora alle prese con la variazione di bilancio

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San Marino. In mattinata riprende l’esame dell’articolato del secondo Assestamento al Bilancio 2018, partendo dall’articolo 13 “Progetto San Marino Bio”, volto alla conversione delle colture nel territorio sammarinese al biologico, su cui si apre un partecipato dibattito. I consiglieri dell’opposizione contestano lo stanziamento dei 100 mila euro, ritenendolo inadeguato. Da Rete le critiche per quella che viene definita una “delega in bianco”. Davide Forcellini contesta la mancanza di un business plan, o di una road map di investimenti: “Non fornite gli strumenti per un’analisi seria”. Dai consiglieri Pdcs la richiesta di sapere a cosa servono quei 100 mila euro. La maggioranza ribatte che, ascoltando l’opposizione, “in qualsiasi modo si faccia, si sbaglia”. Anche “quando si stanzia poco, per fare un passo alla volta – replica Margherita Amici, Rf – e cercare di non sprecare risorse e per programmare in modo equilibrato determinati interventi”. Marica Montemaggi, C10, ricorda che su San Marino Bio l’Aula è stata già informata dalla scorsa primavera e che l’avvio del progetto non rappresenta una novità. Infine, interviene il Segretario di Stato Augusto Michelotti: “Lo stanziamento è per mettere in piedi il pool di lavoro – chiarisce – i consulenti di cui parliamo noi sono in particolare 3 persone che lavorano nel biologico da 30 anni e svolgono la loro consuenza mettendo gli stivali e andando nei campi con i contadini a dirgli cosa e come fare le cose”.  La scelta di inserire l’articolo in Assestamento e non nel prossimo Bilancio previsionale, spiega, è dettata dalle tempistiche dell’agricoltura e della natura: “La semina- insegna- parte a novembre, se l’articolo lo mettiamo a dicembre è già tardi per dare avvio alla conversione delle culture”.

L’Aula passa all’esame dell’Art.14 “Avvio dell’attività di Controllo di Gestione Unico”. Il Segretario alle Finanze, Eva Guidi, spiega che è stato rivisto il progetto elaborato nella legislazione precedente “per equipararne principi e metodologia a quelli internazionali”. Si prevede quindi il controllo della gestione unico per Pa e settore pubblico allargato: “Con il controllo globale è ancora più possibile avere una valutazione complessiva di entrate e spese e consentirà una revisione di spesa importante”. Nella sostanza, l’articolo modifica la qualifica di due esperti della Segreteria per le Finanze: “Saranno esplicitamente destinati al controllo di gestione per consentirne l’avvio in tempi brevi”. Sulle modalità in cui viene realizzato il controllo di gestione è critico Oscar Mina, Pdcs: “La macchina pubblica è molto complessa – argomenta – non mi trova d’accordo un controllo gestione unico, circoscritto a un ufficio di due persone, le modalità di gestione degli enti sono totalmente non controllate”. “C’è necessità di razionalizzazione – ribatte Mimma Zavoli, C10 – e in questo intento ci deve essere consapevolezza che si sta optando per una dinamica di contenimento delle spese”.

Anche l’Articolo 15, “Centri sociali”, non convince l’opposizione: Forcellini punta il dito contro la logica dei due pesi e due misure: “Prima si stabiliscono 100 mila euro senza business plan ma con tanta speranza – lamenta – poi si mettono articoli che vanno a fare le pulci sui centri sociali e tutte le loro attività devono passare al vaglio del dirigente degli Istituti culturali”. Matteo Ciacci, C10, puntualizza che non si vuole mettere in discussione il ruolo dei centri sociali. “Si ragiona della rendicontazione delle attività svolte- spiega- cercando di allocare al meglio le risorse”. Il Segretario di Stato per gli Affari Interni, Guerrino Zanotti chiarisce che si sta parlando di uno stanziamento di 4 mila euro: “Intento dell’articolo – sottolinea – è rendere i tempi dell’erogazione del contributo più veloci, non introduce ulteriore burocrazia, ma la toglie”.

Si passa all’Articolo 15 bis, “Conto fiscale” che “dà le attuazioni finali perché tutta la portata del conto fiscale sia messo a regime, dal 1° gennaio 2019- illustra il Segretario di Stato Guidi- ogni contribuente dovrà essere tenuto a registrarsi e a effettuare pagamento attraverso questo applicativo dell’ufficio tributario”. Seguono l’approvazione dell’Articolo 15 ter  (Modifica articolo 12 della Legge 8 agosto 2018 n. 104) e dell’Articolo 15 quinquies (Autorità ICT).  Il Segretario di Stato Andrea Zafferani spiega che l’Autorità non è ancora stata nominata, ma è previsto il relativo comma in questa sessione consiliare. “Se ci arriviamo e se l’Autorità verrà nominata- prosegue- è necessario si riunisca almeno qualche volta quest’anno ed era necessario perciò un capitolo per i compensi, abbiamo messo uno stanziamento abbondante (10 mila euro) non saranno necessari tutti. Per i compensi ci adegueremo a quelli delle Authority esistenti”. Per l’opposizione l’emendamento è una forzatura e ne chiede il ritiro proprio per l’incertezza della tempistica della nomina, l’articolo viene invece accolto.
Perplessità sono espresse dalla minoranza sull’articolo 15 sexies con cui si dà mandato al Congresso di Stato di adottare apposito decreto delegato per regolamentare l’assunzione delle così dette ‘badanti’ per l’assistenza privata continua di  anziani o persone con disabilità non autosufficienti.  Il Segretario accoglie la richiesta di inserire un termine per l’adozione del decreto al 31 dicembre 2018.  La seduta si interrompe prima di iniziare l’esame dell’articolo 15 octies relativo alla proroga della sanatoria edilizia che verrà affrontato lunedì, con la prosecuzione dell’esame del testo di legge.

SMNA

 

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