Governo: andate tutti a casa!

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San Marino. “Il Paese non ce la fa più a sopportare questo governo autoreferenziale. Andate a casa!”

“Un spallata al governo? Non serve per fare cadere un governo già morto!”

“È in atto un’associazione a delinquere. Questo governo commette atti che distruggono il Paese!”

“Sette Segretari incompetenti, fallimentari, e con molto dolo”.

Ci sono sei esponenti politici al tavolo dei relatori a rappresentare tutte le forze di opposizione. Ci sono circa 400 persone nella sala Montelupo di Domagano: un muro di gente in piedi dietro alle poltrone, tutte piene, e altrettante nel corridoio e per le scale. Ma c’è una voce sola: mandare a casa questo governo. Magari con l’occupazione ad oltranza del Pianello.

Sono tutti stanchi e molto preoccupati, per come va l’economia, per il salasso delle tasche di cittadini, per il sovvertimento di ogni regola democratica. La sanità distrutta. La scuola distrutta. L’economia al collasso. Non è vero che la gente non capisce. Tutt’altro. Le forzature messe in atto dagli organismi pubblici per giustificare atti e procedure, che poi si sono palesati illegittimi, se non addirittura illegali, sono ben chiari a tutti. Lo svuotamento delle casse dello Stato, delle banche, dei fondi pensione e di tutto il sistema economico, con la prospettiva di fare altro debito, non piace a nessuno.

I rappresentanti politici di opposizione: Matteo Zeppa, Giovanna Cecchetti, Federico Pedini Amati, Alessandro Cardelli, Iro Belluzzi, Alessandro Mancini, illustrano cronologie, provvedimenti, ordinanze, atti consigliari. Ma la gente è informata e ha anche ascoltato il silenzio assordante della maggioranza sulle due sentenze del giudice Pasini per la vicenda Asset e quello sulla vicenda Banca Cis, per la quale è intervenuta solo con decreto che grida scandalo.

Fa paura il disegno criminale che si intravvede dalle ordinanze, la cui gravità non ha mosso neanche un commento da parte del governo. Per questo, la rabbia, il risentimento, la delusione sono ormai ai livelli massimi. E tutti sono convinti che, non solo “debbano andare a casa, ma debbano pagare in solido e personalmente, perché le banche sono costituite da società private, le cui responsabilità non devono ricadere sui cittadini”!

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