Rispettate tutte le norme per l’incarico al Prof. Guzzetta

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San Marino. “Nessuna legge è stata violata e nessuna norma infranta per il conferimento dell’incarico al Professor Giovanni Guzzetta”.
Il Segretario di Stato alla Giustizia, Nicola Renzi, lo ribadisce a chiare lettere nella risposta fornita all’interpellanza presentata dai Consiglieri del PDCS, Marco Gatti e Pasquale Valentini.
Renzi precisa che la Delibera del Congresso di Stato, con la quale si è conferito l’incarico al neo Dirigente del Tribunale, non è stata sottoposta al vaglio del Controllo di Legittimità, in osservanza alla specifica legge “Della giurisdizione amministrativa, del controllo di legittimità e delle sanzioni amministrative”, che all’articolo 23 sancisce: “Sono esclusi dal controllo gli atti di assunzione di personale politico, i rapporti di consulenza per funzioni diverse da quelle previste dalla Legge Organica e suoi allegati e gli atti riguardanti il personale fuori organico di cui all’Allegato “F” alla Legge Organica”.
Dunque nessun obbligo di legge e di conseguenza nessuna norma infranta.
“La delibera in questione – aggiunge il Segretario di Stato – non rientra neppure nei casi previsti dalle Norme Generali sull’ordinamento Contabile dello Stato, che fissa con precisione le competenze della Commissione di Controllo della Finanza Pubblica”.
La Segreteria precisa inoltre – che la Delibera in oggetto –  è stata adottata sulla base di confronti e indicazioni fornite dagli Uffici competenti della Pubblica Amministrazione.
I Consiglieri democristiani chiedevano anche di sapere se il Consiglio Giudiziario plenario avesse deliberato la durata dell’incarico del Professor Guzzetta.
“Durata – spiega il Segretario alla Giustizia – indicata con chiarezza in cinque anni, dalla Legge Qualificata che detta Disposizioni sull’Ordinamento giudiziario.
Il Consiglio Giudiziario Plenario avrebbe potuto stabilire anche una durata inferiore, ma non essendosi pronunciato, non può che restare valido il dispositivo di Legge, che prevede una durata massima, appunto, di cinque anni”.
“L’auspicio – conclude il Segretario Renzi – è che si possa archiviare definitivamente la polemica creata ad arte sulla nomina del Dirigente del Tribunale, che si è trascinata per lungo tempo, e consentire così all’Organo Giurisdizionale di lavorare in un clima di necessaria serenità”.

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