Le riflessioni di Andrea Zafferani pubblicate su FB a seguito della sua uscita da Civico10

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“Quando finiscono dei percorsi è facile fermarsi a guardare indietro, a cosa si poteva fare meglio o diversamente.
Ho questa tentazione, oggi che viene formalizzata la mia uscita dal movimento che ho contribuito a fondare ed in cui ho investito tanto in termini di tempo ed energie.

La tentazione è quella di capire cosa sia successo, perché un movimento come Civico10 abbia scelto un percorso politico che riporterà la DC in prima linea al Governo, assieme a Rete, dopo che si era riusciti a mandarla all’opposizione dopo 30 anni; che darà ancora più centralità ai sindacati, vero blocco a buona parte dei cambiamenti che dovrebbero avvenire nel Paese; che metterà in secondo piano quei punti programmatici forti che in questa legislatura avevamo iniziato a realizzare; che riporterà in auge tutte quei poteri forti che albergano estremamente vicino a quei partiti che oggi si riporterà al governo e che in questa legislatura ci hanno contrastato dall’inizio alla fine.

Ci penso e non lo capisco, senz’altro si tratta di una grossa sconfitta per me e per tutti quelli che avevano creduto in un’altra politica.
Spero davvero che abbiano ragione loro, per la stima che ho per molti di Civico con cui abbiamo condiviso un bel percorso.
Ma devo guardare avanti.

Il sale della politica è per me il confronto/scontro fra idee diverse e visioni della società diverse.
Non siamo tutti uguali in politica, la visione della società e delle cose da fare non è uguale per tutti.

Dietro una riforma fiscale, previdenziale o della PA c’è una visione della società che non è uguale per tutti, e non si può pensare di andare d’accordo con tutti sennò non si fa mai niente.
Io personalmente con certe forze politiche e certe organizzazioni non mi sento di condividere nulla, ma anzi ritengo necessario combatterle perché impediscono i cambiamenti necessari al Paese.

Le proposte politiche devono essere forti e certamente divisive, ma vanno dette se sono necessarie e utili, senza rifugiarsi negli slogan scontati; chi non accetta ciò che è necessario va combattuto, non ricercato.

Su questo mi impegnerò per il futuro, perché l’impegno non finisce mai, cambia solo forma e modo.”

Post pubblicato da Andrea Zafferani sulla sua pagina FB

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