Consiglio Grande Generale, sessione 28 dicembre – Report Agenzia Dire/SMNA

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SEDUTA DI SABATO 28 DICEMBRE – MATTINA

     La seduta del Consiglio Grande e Generale si apre con il Comma 1: “Relazione della Giunta Permanente delle Elezioni e proclamazione dei Consiglieri eletti”. In particolar modo si dà notizia di due ricorsi depositati all’Ufficio di Segreteria  “aventi ad oggetto la richiesta di verificare delle schede elettorali ritenute nulle”. Dopo aver esaminato i verbali delle singole sezioni e delle schede relative, la Giunta ha riscontrato “la conformità dei dati ufficiali per tutte le sezioni, ad eccezione della Sezione 1 di Città di San Marino, della Sezione 5 di Città di San Marino, della Sezione Estero 2 di Città di San Marino, della Sezione 5 di Borgo Maggiore, della Sezione 6 di Borgo Maggiore, della Sezione 7 di Borgo Maggiore, della Sezione 1 di Fiorentino e della Sezione 1 di Faetano”. Pertanto, dopo il riconteggio, sono state attuate delle modifiche alle cifre elettorali delle singole liste e delle coalizioni. Modifiche che tuttavia non hanno comportato variazioni “alla ripartizione dei seggi spettanti a ciascuna lista”. Confermata, infine, “la graduatoria dei candidati di ciascuna lista”. Dopo il Giuramento dei Consiglieri Eletti, si procede alla Nomina dell’Ufficio di Segreteria del Consiglio Grande e Generale. La maggioranza nomina due membri effettivi e un membro supplente: Filippo Tamagnini, Grazia Zafferani e Giacomo Simoncini. La minoranza nomina un membro effettivo e uno supplente: Matteo Ciacci e Maria Katia Savoretti. Con gli indirizzi di saluto degli Ecc. Capitani Reggenti prende ufficialmente il via la XXX Legislatura. .

 Il Comma 4 (“Comunicazioni”) vede esordire Giuseppe Maria Morganti (Libera), il quale dà lettura di un ordine del giorno con cui viene richiesta urgentemente la nomina dei nuovi componenti della Commissione d’inchiesta sulle banche e la ripresa in tempi celeri dei lavori della Commissione stessa. Nella passata legislatura “c’erano forze politiche che volevano limitare l’analisi a un solo caso bancario, quello di Banca CIS – avverte Nicola Renzi (Rf) -. Questa sarebbe una visione miope. Dobbiamo parlare del sistema bancario nella sua complessità, di tutte le licenze bancarie che sono state date”. Rf non vuole che la Commissione indaghi sapendo già le risposte e senza che ci sia la volontà di agire a 360 gradi. Altrimenti quella che abbiamo è una visione distorta”. Renzi solleva quindi il tema della “presa d’atto dei Giudici d’appello. Un altro passo inderogabile, da compiere con la più alta celerità”. Un secondo ordine del giorno arriva da Vladimiro Selva (Libera), che propone la riattivazione del tavolo quadripartito e la sua convocazione almeno una volta al mese. “Ci sono temi – afferma – su cui il Paese non può essere diviso. Noi crediamo nella validità di quel metodo”.“Non occorre un ordine del giorno per fare richiami alla condivisione e riportare in vita il tavolo quadripartito – è la risposta di Iro Belluzzi (Npr) -. Rassicuro il consigliere Selva: la volontà è quella della massima condivisione con il Paese per reggere l’urto delle riforme che dovranno essere affrontate”. Gli fa eco Maria Luisa Berti (Npr): “Sul tavolo quadripartito c’è una legge da rispettare e non è necessario alcun richiamo a meno che non si voglia far vedere all’esterno di essere solerti su determinate tematiche”. Ancora Libera, per il tramite di Guerrino Zanotti, propone un ordine del giorno sul tema dei lavoratori frontalieri, nello specifico “per dare mandato al Congresso di Stato di avviare il confronto su questo tema richiesto dalla controparte italiana” con l’obiettivo di dare vita ad un Osservatorio dedicato proprio al lavoro frontaliero. “Una delle priorità che noi abbiamo è ristabilire la validità delle norme e le gerarchie istituzionali – afferma Roberto Ciavatta (Rete) -.  A gennaio dovranno esserci tutte queste nomine, ma non perché ce lo dice un ordine del giorno, ma perché ce lo dice una legge costituzionale”. “Riteniamo di dover rinviare la discussione degli ordini del giorno” nel rispetto “delle più alte cariche istituzionali del nostro Paese” aggiunge Teodoro Lonfernini (Pdcs).

 

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