RETE: assemblea aderenti ai tempi del Covid su Banca CIS, Grandoni e Confuorti

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RETE convoca la sua assemblea ai tempi del Covid, nel rispetto rigoroso di tutte le norme anti contagio. È un messaggio importante, che fa capire come la vita può continuare se ciascuno si assume la propria responsabilità. Gli aderenti e i sostenitori, convocati lunedì sera al Centro Sociale di Fiorentino, rispondono con partecipazione e entusiasmo. L’invito è affrontare con fermezza e orgoglio anche questo difficile momento, dopo che RETE ha già dato dimostrazione di saper gestire con fermezza, competenza e serietà, durante la prima fase dell’epidemia, le due Segreterie maggiormente coinvolte: gli Interni e la Sanità.
Di fronte alla recrudescenza del male e in clima di continua emergenza, che genera stress sia nei cittadini, sia nella politica, non si può abbassare la guardia.
L’appuntamento assembleare cade in un momento significativo, quasi a un anno dalle elezioni politiche che hanno visto RETE assumere il ruolo di forza di governo e all’indomani della relazione della Commissione d’inchiesta su banca CIS, che ha descritto con precisione e accuratezza il mondo di corrotti e di collusi che aveva occupato San Marino per portarlo al default. Una relazione che dà ragione a tutte le battaglie di RETE, che svela il perché delle tante denunce, che evidenzia la posizione del giudice Buriani a difesa del clan Grandoni-Guidi, ma che lascia l’amaro in bocca nel constatare in quali condizioni di povertà e arretratezza è rimasto il Paese. Non solo: il gruppo di potere Grandoniano – Confuortiano è stato colpito, ma non è stato annientato. È sconfortante vedere come ancora non ci siano denunce in Tribunale né per Grandoni, né per Confuorti e riscontrare come sulla stampa la relazione abbia avuto un’eco molto scarsa, come fosse stata acqua fresca.
Per questo è stata forte la richiesta di tenere alta l’attenzione e di andare fino in fondo nell’ accertamento delle responsabilità in Banca CIS. In questa fase ancora piena di interrogativi, RETE ha il dovere di far valere le proprie posizioni all’interno della maggioranza e del governo. Del resto, il bilancio di dieci mesi di lavoro, è ricco di attività fatte non solo per colmare le lacune della precedente legislatura, ma soprattutto per porre le basi di progetti innovativi e di sviluppo.
Alla sua base RETE chiede l’appoggio, ma anche quell’analisi e quella critica costruttiva che possa essere da stimolo per il Consiglio Direttivo e il Gruppo Consiliare a dare sempre il meglio, nell’interesse di tutta la comunità.

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