Attacco di lupi all’azienda agricola Carlini: uccise tre pecore durante la notte

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San Marino. La presenza di lupi sul Carpegna, sull’Alpe della Luna e nelle foreste Casentinesi, è riprovata e documentata. Che i lupi sconfinassero d’estate, è una rarità. Solo nelle stagioni fredde, gli animali selvatici si avvicinano alle abitazioni in cerca di cibo. Questo vale per i lupi, per cinghiali, e anche per i daini, che ormai praticamente convivono con l’uomo.

Invece, l’altra notte, alcuni lupi hanno assalito l’ovile di Domenico Carlini, in quel di Casole, a ridosso del monte Diodato, e hanno sbranato te capi.

“Dal tipo di morso e dalla dinamica dell’aggressione – ha spiegato il veterinario Danilo Lanci – sembra si tratti di una predazione di uno o più lupi”. Della stessa opinione sono anche le Guardie Ecologiche e il personale dell’Ugraa dopo il sopralluogo e l’esame delle carcasse. Solo il montone è stato parzialmente sbranato, mentre le altre due pecore hanno riportato ferite letali alla gola, tipiche della predazione del lupo, ma sono quasi integre. Gli ovini erano custoditi all’interno di un recinto elettrificato e il titolare dell’azienda agricola zootecnica Domenico Carlini ha dunque le carte in regola per richiedere l’indennizzo pubblico previsto in questi casi. Guardie Ecologiche e Ugraa, di concerto, hanno deciso di piazzare due foto trappole nella zona dell’aggressione, lasciando – come esca – i resti di una pecora, nella speranza che il lupo o i lupi autori dell’attacco di questa notte, ritornino per poterli immortalare nell’obiettivo. Il titolare dell’azienda, tuttavia, è irritato e molto preoccupato perché teme che i lupi possano aggredire anche i vitellini. È il primo attacco a San Marino del 2017, nel 2016 – riferiscono le Guardie Ecologiche – ce n’era stato un altro, a Chiesanuova, mentre nel 2015 gli episodi erano stati tre: a Fiorentino, a Piandavello e sul confine con Mulazzano.

 

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