Le coalizioni: due facce della stessa medaglia

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Durante la recente ed affollatissima serata pubblica organizzata da Democrazia in Movimento, abbiamo spiegato perché riteniamo che le due coalizioni in corsa per il ballottaggio siano due facce della stessa medaglia. In effetti, seppure in ordinaria amministrazione, sono tuttora al governo insieme eppure pretendono di farci credere che siano l’uno alternativo all’altro. Una bella confusione. D’altronde già la magistratura, nell’ordinanza di arresto di Gatti, parlava della gestione del potere come di una “guerra più dichiarata che combattuta”. Dev’essere per questo motivo che le indagini del conto Mazzini colpiscono prima di tutto la DC e adesso l’UPR (oggi in Repubblica Futura).

Dev’essere per questo motivo che la Reggenza di Gatti era affiancata a quella di AP, per questo che nel video di Carrirolo in cui si discuteva del “calcolo matematico” dei voti in cambio di un’ambasciata in Libia, erano presenti Simone Celli e Alessandro Mancini. Dev’essere sempre per questo motivo che in entrambe le coalizioni i partiti sono così impegnati a far perdere le tracce del loro operato, speranzose che i sammarinesi si dimentichino chi sono.

A tale proposito vogliamo rinfrescare ai nostri cittadini chi sono i punti di “forza” di queste coalizioni, solo per renderli consapevoli di cosa andranno a votare il prossimo 4 Dicembre. Da un parte c’è Mussoni, che dava del tu al faccendiere La Vitola, che ha gestito la nostra sanità nella miglior tradizione clientelare, smentendo i risultati referendari e creando tensioni e sofferenze a tutto il personale dell’ISS. Dall’altra c’è Nicola Renzi che chiama in diretta dall’aula consigliare l’imprenditore (ah, no scusate…il suo studio legale!) per chiedergli se la legge in quel momento in discussione fosse di suo gradimento.

Di qua c’è chi ha ricevuto le badilate in faccia dal Commissario del Consiglio d’Europa per i Diritti Umani Muižnieks per una legge sull’ informazione antidemocratica, e che ha precarizzato ancora di più i lavoratori. Di là c’è chi è stato sempre protetto da Germano De Biagi e che ora sembra abbia trovato un nuovo protettore, perché senza padrone non riesce a stare. Poi c’è Lonfernini che promuoveva l’albergone Aman Resort del “nostro” ambasciatore Phua Wei Seng. Che fa il paio con AP che il rappresentante della Triade 4K lo ha nominato ambasciatore, e che vorrebbe realizzare il “boiler” (centrale termoelettrica, ndr) a Faetano coinvolgendo un altro bel faccendiere.

Abbiamo poi gli espertissimi di promozioni rapidissime nella Pubblica Amministrazione, che fanno il paio con quelli assunti in Banca Centrale e che hanno fatto rivotare per l’ex presidente Clarizia.

Di qua c’è un noto imprenditore legatissimo sempre a Germano De Biagi e che ora sembra avere qualche NPL da restituire. Vogliono farci credere che abbiano acquisito una nuova verginità, che abbiano capito cosa si può fare di buono per il nostro Paese, quando i loro padri nobili ci hanno portato sull’orlo del fallimento con il loro silente apporto, ma di certo non hanno la cultura e la libertà di farlo. Noi siamo consapevoli che ad oggi non tutti i sammarinesi hanno provato sulla loro pelle gli effetti dei danni creati dal sistema da loro creato e gestito insieme negli ultimi 30 anni.

Cosi come siamo consapevoli entrambe garantiscono lo stesso “apporto” di “continuità” con il sistema, ma il popolo è sovrano: una parte di esso il 20 Novembre ha chiesto un cambiamento di un sistema rappresentato non solo dalla DC ma da tutti quei partiti che le hanno sempre permesso di governare.

(Fonte: Democrazia in Movimento)

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