Politiche energetiche: le precisazioni del Segretario di Stato Lonfernini

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Messaggio del Segretario di Stato per il Lavoro e i Rapporti con l’A.A.S.S. Teodoro Lonfernini in risposta alle continue imprecisioni sul tema delle politiche energetiche.

Non sono per nulla stupito dalla confusione che c’è attorno al grande tema delle politiche energetiche vista la complessità della materia, piuttosto sono stupito dalla ‘scientifica’ e diffusa volontà di alimentarla divulgando notizie imprecise e informazioni lontane dall’oggettività e dalla realtà del sistema di cui da settimane si sta parlando, nonostante l’azione di governo portata avanti si sia concentrata sul trasferire chiarezza, sicurezza e maggiori cautele in ragione di scelte difficili e impopolari ma purtroppo non più rinviabili.

Riscontro assenza di volontà nel voler approfondire le informazioni che il sottoscritto, attraverso tutti gli strumenti in mio possesso e i canali a mia disposizione, ha trasferito a quanti avrebbero dovuto aiutare; assieme all’intero Congresso di Stato, all’Azienda Autonoma di Stato per i Servizi Pubblici e all’Autorità di Regolazione per i Servizi Pubblici e l’Energia si sono dedicate intere giornate allo studio, all’analisi, all’approfondimento e ai confronti per comprendere quale sia l’equilibrio più sostenibile da raggiungere.

A tratti però, riscontro quanto l’opera di divulgare informazioni corrette, sia sembrata un’impresa impossibile, ben più grande di quella, complicatissima, di gestire adeguatamente le politiche energetiche. Questo mi lascia piuttosto perplesso poiché l’unico obiettivo che tutti quanti dovremmo avere, in momenti complicati come questo, è di fare davvero “sistema” e non alzare il livello della strumentalizzazione e della superficialità.

Oggi mi preme particolarmente trasferire ai concittadini che, nonostante le azioni strumentali portate avanti, il Governo e il sottoscritto, unitamente alle parti coinvolte e cioè A.A.S.S. e Autorità di Regolazione per i Servizi Pubblici e l’Energia, è stato necessario tempo per fare le necessarie valutazioni, rivalutare studi sin qui fatti unicamente a favore e beneficio di tutti i cittadini, del Paese intero, e quindi anche di sindacati, associazioni di categoria e unione consumatori e di tutti i soggetti che, tanto loro quanto noi, dovrebbero tutelare.

Lasciamo a questo punto la serenità a chi ha il compito di deliberare entro le prossime ore, consapevoli che il nostro sistema ci permette di intervenire con tempestività rispetto agli scenari internazionali in cui il nostro Paese è pienamente integrato.