La storia dipinta in un cabreo

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San Marino. Il ciclo di incontri organizzati dagli Istituti Culturali per mostrare la storia, le opere d’arte, i segreti architettonici della complesso religioso conosciuto come convento di San Francesco, riserva per il mese di aprile un vero gioiello finora sconosciuto. Si tratta di un documento cartaceo, nella fattispecie un cabreo, in cui vengono illustrate ed elencate le proprietà immobiliari e i terreni di proprietà della comunità religiosa. Un ritrovamento prezioso, facente parte del cospicuo archivio dei Frati, per altro tutto da indagare e che, grazie alla presenza delle Monache dell’Adorazione Eucaristica che da qualche tempo si sono trasferite nel convento.

Ma vediamo di capire meglio cos’è e cosa tratta il cabreo. Al di fuori del Convento e della Chiesa di San Francesco, al di là delle mura di Città, i Frati Minori Conventuali disponevano di proprietà fondiarie nel territorio della Repubblica di San Marino e oltre i suoi confini.

Agli inizi dell’Ottocento i Frati affidano a Domenico Brini, Pubblico Perito Agrimensore, la realizzazione di un cabreo contenente “tutti li beni stabili che possiede il venerabile convento di San Francesco della città di Sammarino”.

Con il termine “cabreo” (dal latino cabreum o capibrevium o caput breve = elenco condensato, sommario, lista per sommi capi) viene indicato un elenco di beni appartenenti a grandi amministrazioni ecclesiastiche o signorili. Il cabreo del Convento di San Francesco, datato 1819, si compone di 16 carte e 12 mappe eseguite con inchiostro ed acquerello. Nelle mappe si susseguono le proprietà dei Frati a Montecchio, Serravalle (Galazzano e Cinque Vie), Ca’ Rigo, Spiagge (= Piagge), Laghi e il complesso conventuale di San Marino: è il ritratto di un’organizzazione economica che trasmette indirettamente informazioni idrauliche, agronomiche, sulle strade e sulle costruzioni.

Giovedì 6 aprile 2017, alle ore 18.00, alla Chiesa di San Francesco il professor Girolamo Allegretti analizzerà i vari aspetti del documento contestualizzando nella storia dell’agricoltura sammarinese.

L’incontro, organizzato dagli Istituti Culturali (Musei di Stato e Biblioteca di Stato) sarà preceduto da un’introduzione del dottor Paolo Rondelli, direttore degli Istituti Culturali.

 

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