Si sono dimessi i vertici di Carisp

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San Marino. Una notizia secca, circolata di bocca in bocca: si sono dimessi i vertici di Carisp, direttore e vice direttore. L’unico dettaglio è che questo è avvenuto dopo l’incontro con Baca Centrale. Perché, quali le dinamiche che si sono scatenate, al momento non è dato a saperlo. Sicuramente pesano le notizie circolate in questi giorni sulla gestione a dir poco allegra della Cassa, caratterizzata da tante irregolarità e da quei 238 milioni elargiti dallo Stato per salvare i conti.

La relazione che il precedente governo aveva commissionato a tre professionisti – gli avvocati Nazzareno Bugli, Orietta Berardi e Marco Giancarlo Rossini (da poco nominato presidente della Fondazione Carisp) – nel ricostruire gli impieghi dello Stato in Cassa di Risparmio, giunge ad una conclusione che appare assodata: a fronte degli esborsi a favore di Carisp, calcolati in complessivi 283milioni, lo Stato non ha una partecipazione alla compagine societaria che rispecchi quanto ha versato. Per giungere a questa conclusione i tre professionisti hanno esaminato tutte le varie tranches di impieghi dello Stato e come sono state effettivamente utilizzati i fondi erogati da chi ha gestito la Cassa in quegli anni, dal 2012 ad oggi.
Il Presidente attuale Pietro Giacomini, si è limitato a riferire alla Rtv di avere agito secondo la legge. Ma dalla relazione dei professionisti emergono, per contro, decisioni assunte in contrasto con la legge approvata dal Consiglio Grande e Generale e penalizzanti per la collettività. Tra queste operazioni la riduzione di capitale che ha diminuito di fatto il valore delle azioni date in pegno a garanzia del finanziamento di 60milioni, dopo che questo venne erogato dallo Stato a Cassa di Risparmio, con conseguente diminuzione della garanzia per l’Eccellentissima Camera all’insaputa della stessa. Poi l’utilizzo, in violazione di legge, di una parte cospicua degli 85milioni che sarebbero dovuti servire, tutti, per il rafforzamento patrimoniale di Carisp. Parte cospicua venne invece utilizzata per la copertura delle perdite di gestione.

La Carisp ha replicato a questa ricostruzione, ma la situazione, a tutti gli effetti appare assai ingarbugliata. Tra l’altro, entro il 10 aprile, il governo ha deciso di convocare il CdA proprio per quel cambiamento già annunciato da tempo. Ma forse i tempi verranno ulteriormente anticipati.

 

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