San Marino ha il nuovo governo. Se n’è parlato per tutto il giorno, in una seduta del Consiglio Grande e Generale appositamente dedicata. Ma il dibattito non ha scosso gli animi: pacato, modesto, a detta di molti fiacco. Dai banchi della Dc e alleati di coalizione, non si è andati oltre ad un vero e proprio processo alle intenzioni. In qualche caso, addirittura con la promessa di collaborazione. Più severi dalle file di Democrazia in Movimento, che ha messo il dito su alcuni nodi centrali e annunciando massima attenzione sulla corrispondenza tra le parole e i fatti.
Alla fine, scontata anche la votazione. Su 56 presenti, che hanno votato per appello nominale, il risultato è stato 33 sì e 23 no, sia sul programma, sia sulla squadra di governo. Che al termine della seduta ha giurato. Ecco la squadra: Nicola Renzi agli Esteri, Simone Celli alle Finanze, Guerrino Zanotti agli Interni, Andrea Zafferani all’Economia, Franco Santi alla Sanità, Marco Podeschi alla Pubblica Istruzione e Cultura, Augusto Michelotti al Territorio e Turismo.
Entrando ufficialmente nell’esecutivo, lasciano l’aula. Al loro posto entrano i primi sette dei non eletti nelle rispettive liste, i quali, dopo il controllo della Giunta Permanente delle elezioni, giurano a loro volta. Nella fattispecie: Stefano Spadoni, Alessandro Izzo e Fabrizio Francioni (SSD); Fabrizio Perotto e Mara Valentini (Repubblica Futura); Marica Montemaggi e Monica Zafferani (Civico 10).
Adesso il Consiglio Grande e Generale è al completo e il governo pure. La XIX legislatura può prendere il via ufficialmente.
