Ciao, ciao Motocross

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Ciao, ciao… il Governo ha cassato la tappa mondiale di Motocross che si sarebbe dovuta svolgere a San Marino.  Evviva il nuovo Governo! Ha compiuto un atto di buon senso, di realismo e di rottura con una visione da “Alice nel paese delle meraviglie” che ha caratterizzato il precedente Esecutivo, ma che San Marino – è evidente – non può permettersi.

Il contratto era stato stipulato quando il Governo uscente era in ordinaria amministrazione, e impegnare economicamente il Paese per somme consistenti e per il futuro, non è davvero atto compatibile con l’ordinaria amministrazione, anche se tutti sono stati zitti nel precedente Esecutivo. I casi sono tre: o si è conniventi con la decisione, o non si ha il coraggio di mettere in discussione l’operato di un collega, oppure si ignorano le leggi. Come cittadino non so quale delle tre ipotesi sia la peggiore.

Altra considerazione da svolgere è senza dubbio di carattere finanziario. Il nostro Paese sta vivendo un periodo di forte crisi economica che perdura ormai da diversi anni. Le imprese e le attività commerciali diminuiscono; i posti di lavoro diminuiscono; la disoccupazione di conseguenza aumenta; il fondo di riserva si assottiglia in modo preoccupante; anche il settore del turismo è in evidente declino: in venti anni San Marino ha perso quasi la metà dei suoi visitatori (da 3.000.000 a 1.900.000 visitatori).

E nonostante tutto questo, non paghi della sbornia dell’Expò di Milano, i cui costi reali, gli sperperi, le spese inutili e clientelari non conosceremo mai, ma di cui conosciamo invece l’inesistenza di un ritorno in termini di presenze sul Titano, non paghi di tutto questo, dicevo, ecco che dal cilindro del maghetto di terz’ordine viene fuori il contratto per una tappa a San Marino del Mondiale di Motocross.

Così, come se fossero tutte rose e fiori. Come se fosse ancora il tempo delle vacche grasse. Come se ci si trovasse in un grande parco giochi dove far divertire il bimbo con motociclette e trenino, così non fa i capricci.

La realtà del nostro Paese è invece un po’ diversa rispetto al passato.  Allora ci si potevano permettere grandi manifestazioni che producevano solo un ritorno di immagine. Oggi, no. Non è più possibile. Oggi accorre ottimizzare la spesa pubblica indirizzandola verso l’efficienza e l’ottenimento di risultati concreti e tangibili.

Capisco gli amanti del settore e la Federazione competente Sammarinese, che sono rimasti rammaricati per lo svanire di un sogno. Ma appunto, era un sogno, o meglio un abbaglio preso da chi non doveva invece illudere nessuno, rimanendo saldamente con i piedi per terra e destinando le eventuali risorse economiche, ad esempio, per far tornare visitatori a San Marino, coinvolgendo direttamente i tour operator al fine di fare inserire nuovamente San Marino nei lori circuiti.

Ma tant’è! Le cose sono andate come sappiamo. E allora salutiamo con favore la decisione del nuovo Governo, auspichiamo che continui in una revisione complessiva e ottimale della spesa pubblica e che le risorse finanziarie recuperate siano destinate alla soluzione dei problemi veri di San Marino e alla ripresa economica complessiva.

Augusto Casali – “La Voce del Monte RSM”

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