Saviano non tiene conto di quanto abbiamo fatto

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San Marino. Roberto Saviano è molto bravo a fare marketing. Non è la prima volta che una sua affermazione accende i riflettori su di lui. Succede così che quando indica San Marino nuovamente come il “buco nero” per l’Italia, facendo un riferimento, è vero, generico in un’intervista sul Carlino. La cosa ha fatto clamore ed ha stimolato le repliche alla Rtv del Segretario agli Interni e del presidente della Commissione antimafia. Tuttavia, non se ne sono accorti in tanti, ma l’Ansa, sul proprio magazine “aMag#98”, tre giorni fa parlava di “Pentacamorra” spiegando come dalle strade si stiano ritirando le mafie tradizionali per lasciare spazio a nigeriani, georgiani, foggiani, gang sudamericane e cinesi. (…) E’ la vicenda, nota sul Titano, delle mire dei cinesi per una banca a San Marino, notizia richiamata dall’Agenzia di stampa il 27 marzo e ripresa di nei giorni successivi in radio dal GR2 e dal GR1.

E così arrivano le reazioni del Titano. “Le parole di Roberto Saviano mi lasciano incredulo ed anche indignato. Massima stima per lui e per il suo prezioso lavoro, ma non posso che prendere le distanze da dichiarazioni che appaiono piuttosto del tutto sommarie” afferma Guerino Zanotti, segretario di Stato agli Interni. Che prosegue: “A Saviano, a cui credo manchi una più diretta conoscenza della realtà sammarinese, o forse condizionato ancora da vecchi stereotipi che non ci appartengono in alcun modo, per storia, cultura e civiltà. ricordo l’impegno dimostrato in tutti i modi dalla Repubblica nella lotta alla criminalità e nel sostegno pieno e totale alla legalità diffusa, un percorso intrapreso con la massima trasparenza. Rassicuro Saviano confermando a lui e a tutti che la guardia è alta e da tempo è ancora più alta l’attenzione alla lotta alle infiltrazioni delle organizzazioni criminali”.

Oggi, il Segretario di Stato per gli Affari Esteri e la Giustizia, Nicola Renzi, si unisce alle considerazioni espresse nella giornata di ieri dal collega agli Affari Interni e dal Presidente della Commissione Consiliare per il Fenomeno delle Infiltrazioni della Criminalità Organizzata, Federico Pedini Amati, nel rimarcare la capziosità delle dichiarazioni espresse da Roberto Saviano, che ha banalmente qualificato la Repubblica di San Marino quale “buco nero” per l’Italia.

“Roberto Saviano ha espresso una considerazione assai superficiale – sottolinea il Segretario di Stato Nicola Renzi – che non tiene conto del percorso di progressiva trasparenza e di lotta a ogni forma di corruzione che la Repubblica ha da tempo e con estremo vigore intrapreso. Oggi San Marino è un Paese fiero e orgoglioso della acquisita ed effettiva trasparenza, del cammino che ha fatto nella lotta ad ogni forma di corruzione e, in particolare, alle infiltrazioni criminali di stampo mafioso. Abbiamo fatto di questo una nostra necessaria priorità, per garantire alla Repubblica una rinnovata fiducia nelle sue istituzioni, una sicurezza crescente per i suoi cittadini e un ruolo di partner affidabile a livello internazionale”. “Lo dimostrano”, continua ancora il Segretario di Stato alla Giustizia, “la sensibile accelerazione impressa a livello normativo, le misure di contrasto a sistemi e fenomeni criminali che la Repubblica disdegna con fermezza e l’impegno del Governo con la recente disposizione volta a promuovere ogni più efficace azione di prevenzione e contrasto del riciclaggio, attraverso il sequestro di somme ingiustificatamente possedute, in conformità agli impegni internazionali assunti dallo Stato”. E ribadisce come “l’attuale corso dimostra con evidente chiarezza che tutti i componenti della società civile, mondo politico, giudiziario e sociale, sono seriamente impegnati a combattere, attraverso un’azione integrata, distorsioni e illegalità, retaggio di un passato che non ci appartiene più”.

Il Segretario di Stato Renzi ha infine rimarcato “la necessità di una approfondita e migliore conoscenza della realtà che oggi si è orgogliosamente affermata nella Repubblica di San Marino, per evitare che, con le semplificazioni di dichiarazioni avventate, possano essere distorti o sottovalutati gli innegabili traguardi raggiunti”.

 

 

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