San Marino. Nella prima domenica dopo l’insediamento dei nuovi Capitani Reggenti, il primo impegno istituzionale per la coppia di Capi di Stato è con le istanze d’arengo. Ovvero con l’antico diritto di petizione riservato ai cittadini, purché le loro richieste abbiano carattere pubbliche. La Reggenza si fa garante che le richieste vengano tutte esaminate dal Consiglio Grande e Generale nell’arco dei sei mesi del proprio mandato e, quelle approvate, che diventino effettivamente esecutive. Questo spesso non accade, ma i cittadini non demordono e accade che la stessa istanza d’arengo venga presentata più volte.
Negi ultimi anni si anche instaurato il malvezzo per cui le istanze d’arengo vengono rigettate e al loro posto viene messo in votazione un ordine del giorno che ne ricalca i concetti e gli obiettivi principali. Ma anche questi odg, per la maggior parte delle volte, rimangono poi lettera morta.
La natura delle richieste, talvolta sottoscritte da centinaia e centinaia di firmatari (anche se teoricamente basta anche una sola firma) hanno la natura più disparata.
Stamane, alle 12, quando le porte del Palazzo si sono aperte, una vera folla di cittadini si è assiepata nella sala del Consiglio, latrice di ben 49 istanze d’arengo indirizzate alla Reggenza, che sono state consegnate nelle mani del Segretario agli Interni Marino Zanotti. Il quale le ha lette una per una. L’elenco ufficiale verrà diramato nei prossimi giorni, ma in via informale si sa già che trattano argomenti di stretta attualità: pensioni (si temono le possibilità prospettate da una nuova riforma), settimana breve alla scuola media, la cartiera Ciacci di Gualdicciolo per la quale si chiede il divieto di approvvigionamento esterno di gas e acqua, la tutela dei risparmiatori nel marasma che sta caratterizzando le banche.
Tribunapoliticaweb.sm pubblicherà il testo di tutte le istanze d’arengo non appena sarà messo a disposizione dalla Segreteria Istituzionale.
