Bilancio: 32 sì, 21 no, il resoconto delle ultime fasi di lavoro

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San Marino. Ecco una breve sintesi di alcuni passaggi della legge fi bilancio. Imposta speciale di bollo sui servizi di agenzia, di rappresentanza, di commercio, e similari. Con la presentazione di Dim dell’emendamento 37 ter “Pubblicazione dei dati societari”, si arriva a una versione concordata con il governo che viene approvata a maggioranza.

Si passa a parlare di spending review e Pa dall’articolo Art.38 “Disposizioni relative al contenimento dei costi del personale del Settore Pubblico Allargato e alla revisione della spesa pubblica” che, rispetto la versione in prima lettura, con l’emendamento del governo, viene modificato e prevede, tra l’altro, l’impegno del Congresso di Stato a presentare al Consiglio Grande e Generale, entro il 30 aprile 2018, il “piano esecutivo pluriennale” delle misure finalizzate alla riduzione della spesa corrente – di cui per il 2018 è prevista la soglia del 2,5% –  e della sua riqualificazione. L’articolo estende inoltre l’applicazione anche per il 2018 delle riduzioni straordinarie delle indennità di funzione (al 10%) e il tetto del 20% delle ore di straordinario, le indennità di funzione dei dirigenti vecchio regime. Il segretario di Stato per gli Affari Interni, Guerrino Zanotti, spiega quindi che, nella nuova versione dell’articolo “sulla base risultanze della relazione sulla spending review, si prevede una serie di interventi da attivare sulla spesa corrente per raggiungere l’obiettivo della riduzione del 2,5%, per quel che riguarda interventi di natura contrattuale, l’intendimento è quello di seguire il normale confronto con le parti sociali”.  Diversi gli emendamenti ritirati da Dim in quanto ritenuti superati dalla versione presentata in seconda lettura, respinti quelli di Ps e Dim rimasti in votazione.
Dopo l’intesa raggiunta dai capogruppo riuniti in Ufficio di Presidenza, i lavori subiscono un’accelerata: si decide infatti di ritirare numerosi emendamenti e limitare gli interventi per terminare l’esame del bilancio e così la seduta entro la giornata. Si procede con l’esame e si segnala l’accoglimento di diversi emendamenti a seguito di accordi intercorsi tra opposizione, in particolare Dim e Pdcs, e governo.
Democrazia in movimento concorda infatti con il governo l’emendamento 40 ter sulla Configurazione del reato di appropriazione indebita per il mancato versamento dei contributi previdenziali. Così l’emendamento 40 quater “Piano Nazionale Pluriennale” su proposta del Pdcs viene condiviso con maggioranza e governo.  La proposta prevede l’elaborazione di un Piano Nazionale pluriennale di interventi tecnici, concertato con le categorie economiche, sociali e politiche, per consolidare e favorire la crescita economica del Paese. Il capogruppo di Ssd Giuseppe Morganti sottolinea la soddisfazione per l’intesa raggiunga sull’emendamento che rappresenta “un momento importante di convergenza sulle politiche necessarie da fare per il Paese su cui ci si muoverà all’unisono”.
Licenziato l’Art. 46 che istituisce l’Agenzia per lo Sviluppo Economico – Camera di Commercio, l’Aula accoglie a maggioranza un altro emendamento di Dim, l’Art. 52 bis “Open week dei Castelli”, per istituire “a rotazione nei vari castelli della Repubblica, speciali periodi settimanali di carattere commerciale e turistico. Concordato con il governo anche l’emendamento Dim “53 nonies” sui controlli di adeguata verifica dell’Aif. Accolto a maggioranza l’emendamento art.54 ter “introduzione del reato di corruzione privata” concordato da Dim e governo per impegnare il governo a presente entro giugno 2018 u Pdl sulla materia.
Stessa sorte per altri due emendamenti concordati questa volta  tra Pdcs e governo: il  54 quater per impegnare il governo alla presentazione entro il 31 dicembre 2018 di un Testo unico in materia di residenze, permessi di soggiorno e di convivenza; e il 54 Octies per l’istituzione di un Fondo straordinario di tutela dalle frodi e truffe finanziarie.

Terminato l’esame dei 56 articoli, si passa alle dichiarazioni di voto sul Pdl e sui due Odg presentati unitariamente dai gruppi di opposizione. Si arriva ad un accordo con il governo su uno dei due Odg quello con cui si dà mandato al governo di “attivarsi con la controparte italiana, 1) di addivenire ad un superamento delle norme riguardanti la presentazione delle fatture export e import, andando a modificare gli accordi relativi all’interscambio commerciale italo-sammarinese; 2) di introdurre la procedura per la fatturazione elettronica per gli operatori economici interessati. L’Odg viene approvato a larga maggioranza con 54 voti a favore, 1 contrario e 3 astenuti. Respinto invece con 35 voti contrari e 19 a favore l’Odg che chiedeva di non procedere all’approvazione del Bilancio previsionale 2018, alla luce di “irregolarità nella rappresentazione del bilancio presentato dal governo” in relazione al fatto che “non sono iscritti nel patrimonio i debiti per gli impegni che lo Stato ha, in conseguenza dell’approvazione del Bilancio di Cassa di Risparmio che riportava una perdita di 534 milioni di euro”.
Superati gli Odg, finalmente l’Aula si esprime sul Bilancio confermando le posizioni contrarie espresse dall’opposizione: sono infatti 32 i voti a favore e 21 quelli contrari. La seduta termina, con la convocazione immediata dei capigruppo per definire nei primi giorni di gennaio una prossima sessione consiliare.

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