Polo della moda: la CCFP sospende la delibera dei 40 milioni

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San Marino. La Commissione di Controllo della Finanza Pubblica sospende la delibera per l’erogazione dei 40 milioni che danno il via ai lavori per la realizzazione del polo della moda. Il progetto sorgerà a Rovereta, in prossimità di Falciano, ed era stato varato dal passato governo. I partiti di maggioranza di allora: DC, AP, PSD, anche con l’appoggio di alcuni partiti di opposizione (Sinistra Unita e Civico 10) avevano approvato in Consiglio una convenzione tra l’Ecc.ma Camera, quindi lo Stato, Borletti Group e DEA real estate. Quella convenzione era appunto l’accordo tra il lo Stato e gli investitori per la realizzazione del polo del lusso.

All’interno di quella convenzione all’art 12 si prevedeva la concessione, da parte dello Stato, di un credito agevolato totale di 65 milioni di euro, di cui 40 milioni per la fase uno del progetto, 25 milioni per la fase 2.

La convenzione stabiliva anche che lo Stato avrebbe contribuito per l’80% sull’ammontare degli interessi e che il credito avrebbe potuto essere concesso da istituti finanziari sammarinesi in pool con istituti esteri.

Arriviamo adesso alla delibera emanata dal governo il 18 dicembre scorso, dove si legge che la banca sammarinese che farà da tramite tra San Marino e le banche italiane eroganti 40 milioni di credito agevolato è il CIS, dell’ing. Marino Grandoni. Sappiamo anche che le banche eroganti sono Banca Intesa San paolo e UBI Banca. E sappiamo anche che il tasso di interesse sui 40 milioni erogati sarà, come minimo, del 4,30% di cui lo Stato si fa carico per l’80 per cento.

È di oggi la notizia della sospensione della delibera da parte della Commissione di Controllo della Finanza Pubblica, che è l’organo che controlla che le delibere contenenti autorizzazioni di spesa siano conformi alla legge.  Sembra che qualche giorno fa la CCFP-Commissione di Controllo della Finanza Pubblica abbia sospeso la delibera del governo che autorizza i 40 milioni di credito agevolato. Scrive infatti la CCFP: “Si sospende per la ricognizione normativa constatando che la delibera è in contraddizione con gli accordi convenzionali in materia di tasso”.

Ormai alla vigilia del primo Consiglio di quest’anno, è facile immaginare che l’argomento fornirà molta materia di dibattito tra le forze politiche.

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