Cittadini all’estero, una proposta di legge per potenziare la Consulta

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San Marino. Un provvedimento per permettere un’analisi più approfondita delle tematiche prese in considerazione di volta in volta dalla Consulta dei cittadini sammarinesi all’estero. Ne dà notizia stamane il quotidiano “La Serenissima” e l’articolo sembra la risposta diretta a quanto chiesto proprio nella giornata di ieri dal San Marino Journal, voce della Fratellanza Sammarinese a New York. Il periodico newyorkese lamenta infatti la scarsità di attenzione alle problematiche sollevate dalla Consulta e, spesso, il nulla di fatto relativamente alle soluzioni reali. https://www.tribunapoliticaweb.sm/nel-mondo/2018/02/11/16150_new-york-new-york-bisogna-uscire-dallo-stagno-delle-promesse/

Il progetto di legge predisposto dalla Segretaria Interni sembra volere intervenire sull’inefficienza di questa catena di trasmissione. Nella relazione introduttiva a firma del Segretario Guerrino Zanotti si legge infatti che “copia dei verbali delle Risoluzioni Conclusive è trasmessa al segretario di Stato per gli Affari Esteri, che la inoltrerà all’Ufficio di Presidenza del Consiglio Grande e Generale e al Congresso di Stato, per i conseguenti pareri, i quali saranno poi oggetto di esame in occasione della successiva Consulta.” La segreteria Affari Interni, stante la mole di lavoro che da qualche anno incombe sull’Ufficio di

Presidenza del Consiglio Grande e Generale, propone quindi di trasferire il dibattito circa le risoluzioni conclusive della Consulta in seno alla Commissione consiliare permanente numero due.

Una tale previsione “consentirà una più approfondita analisi delle tematiche prese in considerazione di volta in volta dalla Consulta e di accelerarne il relativo dibattito politico”.

Il nuovo progetto di legge “si propone, dunque, la modifica dell’articolo 7, comma 5, della legge 10 agosto 2012 n. 123, attribuendo non già all’Ufficio di Presidenza del Consiglio Grande e Generale, bensì alla Commissione Consiliare Permanente Affari Esteri, la competenza a ricevere le risoluzioni conclusive della Consulta”.

Sembra ancora un meccanismo alquanto farraginoso e burocratico, ma se sarà funzionale ad una migliore operatività, allora sicuramente riscuoterà il benvenuto anche dalla Consulta. Che dovrebbe tornare a riunirsi in occasione del prossimo cambio reggenziale.

 

 

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