Eccessiva decretazione e troppe consulenze nel dibattito in commissione interni

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San Marino. L’input all’avvio di un tavolo sulle riforme istituzionali è il punto di partenza della seduta della Commissione consiliare, convocata ieri a Palazzo Pubblico. In comma Comunicazioni infatti, l’intervento di Teodoro Lonfernini, Pdcs, punta il dito contro “l’insistente attività normativa per decreti” condotta dall’esecutivo, versus la mancanza di “una programmazione formale, a livello normativo, sulle riforme necessarie al funzionamento del nostro Paese a tutti i livelli amministrativi e istituzionali” da cui deriverebbero sedute di Commissione e consiliari “vuote”. Replica il Segretario di Stato per gli Affari Interni, Guerrino Zanotti: “Non siamo all’anno zero”. Lo stesso elenca una serie di interventi su cui la Segreteria è al lavoro. “Avremo modo- spiega- nel breve periodo, di ragionare sulla proposta di superamento, o comunque di riforma, degli organismi collegiali che partecipano al processo amministrativo di autorizzazione, modifica di licenze e risposta a domande che provengono dagli operatori economici”. Questo è “il tema più impellente”. ‘Working in progress’ anche per il regolamento consiliare per cui, ricorda Zanotti, si è preso un impegno in ufficio di Presidenza per arrivare entro giugno a una sua definizione. “Si stanno elaborando proposte- aggiunge- che spero siano presto condivise e confrontate”.

I lavori della Commissione proseguono con i riferimenti su una serie di mozioni, conseguenti alla trasformazioni di interpellanze. In particolare una affronta il tema del mancato rinnovo all’incarico di Dirigente degli Istituti Culturali, un’altra quello delle consulenze deliberate dal governo.

La mozione al Comma 2 “in merito a potenziali conflitti di interesse di un Sindaco di Governo”, presentata da alcuni consiglieri di Rete, viene posticipata successivamente al 1° ottobre 2018, come richiesto dallo stesso movimento.

Quindi la mozione al Comma 3, conseguente alla trasformazione dell’Interpellanza presentata da consiglieri Pdcs “per chiarimenti in merito al mancato rinnovo dell’attuale Dirigente dell’Unità Organizzativa “’Istituti Culturali”. Il Commissario Mariella Mularoni, Pdcs, presenta un Odg, sottoscritto da tutti i commissari di opposizione, che chiede di annullare il bando di selezione per il nuovo dirigente e di rinnovare l’incarico al dottor Paolo Rondelli. “Vista l’interpellanza presentata dalla Dc nella seduta del 12 dicembre 2017- recita il testo- in merito al mancato rinnovo dell’incarico e del contratto al dirigente degli Istituti Culturali Ing. Paolo Rondelli, considerata la relazione presentata dal Direttore del Dipartimento Turismo e Cultura, dott.ssa Gloria Licini, del 23 novembre 2017, in merito all’operato del dirigente degli Istituti culturali, in cui auspica il rinovo dell’incarico del dirigente per i risultati positivi raggiunti e proseguire così la programmazione avviata dalla Uo, considerato altresì che il congresso id tato ha rinovato con delibera n. 6 del 16 aprile 2018 altri Dirigenti della Pa in scadenza il 30 aprile 2018,
si impegna il congresso di Stato ad annullare il bando di selezione n.1/2018 per il reclutamente della figura del Dirigene della Uo “Istituti culturali” e di riconfermare l’Ing. Paolo Rondelli a Direttore degli istituti culturali per il prossimo triennio”.
Nel suo riferimento, il Segretario di Stato per la Cultura, Marco Podeschi, spiega di essersi attenuto all’iter previsto dalla legge che consente al governo di decidere se rinnovare l’incarico con i dirigenti a contratto. “Si può anche dissentire – prosegue – su alcune valutazioni del dott. Rondelli”. Si toglie quindi qualche sassolino dalle scarpe: “Ha unificato gli uffici? Sì e no – spiega – gli uffici sono nettamente separati e invece di unire la gestione mi pare abbia molto diviso”. Podeschi ricorda poi le 35 firme dei dipendenti degli Istituti culturali che si sono espressi solidali con il dirigente. “Se non erro – puntualizza – i dipendenti degli Istituti culturali sono 109”. Il segretario di Stato ridimensiona quindi i buoni risultati sollevati dall’opposizioni a difesa del dirigente: “Si cita sempre il successo della sezione Arti performative che non porta tanti introiti allo Stato, se andiamo a vedere i costi delle strutture teatrali e dei cinema, gli oneri sono ben più alti”. Podeschi insiste: “La cultura non la fa una persona, vale per me che ho la delega della Cultura e vale per un dirigente”. L’Odg dell’opposizione viene quindi respinto con 9 voti contrari e 4 favorevoli.

Si apre poi un dibattito sulle consulenze del governo, al comma 4, con la Mozione derivata dall’Interpellanza presentata dai consiglieri di Rete-Mdsi sulla consulenza con Report Relazioni Pubbliche srl e più in generale per conoscere i dettagli relativi ad incarichi di consulenze e collaborazioni professionali attivati dal Congresso di Stato. Davide Forcellini di Rete presenta un Odg sottoscritto da tutti i gruppi di opposizione per impegnare l’esecutivo a presentare un report annuale di tutte le consulenze attivate e i relativi costi. In dettaglio: “A seguito della discussione che si è sviluppata durante il comma 4, in merito alla Mozione conseguente alla trasformazione dell’interpellanza presentata dai consiglieri Bucci, Pedini Amati, Zeppa e Tonnini, in merito alla stipula di consulenze e collaborazioni professionali, depositata in data 14 febbraio 2018. Considerata la delibera n. 26 del 15 gennaio 2018 avente in oggetto l’incarico di consulenza e collaborazione con Report Relazioni Pubbliche Srl per un importo di euro 36 mila; vista la delibera n. 45 del 26 febbraio 2017, avente in oggetto l’incarico di consulenza e collaborazione con Report Relazioni Pubbliche Srl per un importo di euro 36 mila.  Viste le numerose delibere del Congresso di Stato aventi ad oggetto consulenze e collaborazioni di vario genere. Considerata l’esigenza di trasparenza nei confronti della cittadinanza in merito alle spese sostenute per le consulenze e/o collaborazioni. Si chiede

-di provvedere entro il 31 dicembre 2018 a un report dettagliato che comprenda un elenco di tutte le consulenze e collaborazioni attivate dal Congresso di Stato nell’anno 2017 e 2018 suddivise per Segreteria di competenza; il dettaglio delle motivazioni e i relativi compensi di ogni consulenza e/o collaborazione .

-L’avvio dell’iter legislativo per poter redigere entro il 30 giugno 2019 un’apposita normativa che vincoli il congresso di Stato ad emanare un report dettagliato delle consulenze e collaborazioni relativo ad ogni anno solare entro il 31 dicembre dell’anno corrente.

Interviene anche il consigliere del Pdcs, Teodoro Lonfernini, per sottolineare come le consulenze siano un tema ‘sensibile’ per questo esecutivo, in particolare il consigliere di opposizione chiede conto delle spese per questa avute in un solo anno in Cassa di risparmio, “per oltre 700 mila euro”. I Segretari di Stato Marco Podeschi e Guerrino Zanotti ribattono come le spese per le consulenze del governo si siano ridotte nell’ultima legislatura e chiariscono perché sia necessario il loro ricorso. “Ci possono essere fattori esogeni- spiega Podeschi- che portano alla necessità di professionalità non preventivate ad inizio dell’anno, non presenti nell Pa e nel Paese”. Lo stesso chiarisce che “spesso le consulenze sono proposte dai singoli uffici dell’amministrazione” e ricorda, rispetto alla delibera con Report Relazioni pubbliche, come nei passati governi ci siano stati contratti molto più esosi per la comunicazione. Zanotti cita proprio i dati di spesa: l’ammontare delle spese sostenute per consulenze da parte del congresso nel 2015 sono state 1 milione 718 mila euro, nel 2016 il valore della spesa ammontava a 1 mln e 665 mila euro, infine nel 2017 a 1 mln. e 47 mila euro. “Nel corso del 2017 si è risparmiato il 40% nella voce “consulenze” del congresso di Stato – rivendica – anche se il trend era già in diminuzione, mi sembra che abbiamo dato una grossa mano a ridurre di molto le voci di spesa in questo ambito”.  L’Odg dell’opposizione viene infine respinto con 9 voti contrari e 4 a favore.

I lavori della seduta pomeridiana si interrompono quando restano due mozioni su cui riferire. La seduta notturna riprende dunque con “il Riferimento del Congresso di Stato sulla predisposizione di un progetto condiviso per combattere i fenomeni sociali del bullismo, cyber bullismo e tutte le dipendenze associate al web” in seduta congiunta con la Commissione Consiliare Permanente IV (Igiene e Sanità, Politiche sociali).

SMNA

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