San Marino. Dopo la lettura dell’epico e trionfante comunicato di SSD, spassionatamente e con autentica simpatia ci vien da dire: #Simonestaisereno.
Lo sappiamo, pecchiamo palesemente dal punto di vista dell’originalità. L’occasione era però troppo ghiotta per non rilevarne le similitudini con quanto avvenne, anni fa, in occasione della destituzione di Enrico Letta ad opera di Matteo Renzi.
Ma, stavolta, SSD da proprio il meglio di sé. Se l’obiettivo era mettere a tacere i mal di pancia interni e della maggioranza sull’ormai bistrattato Segretario alle Finanze i risultati sono tragicomici. Il massimo lo raggiunge quando ne arriva a decantare le capacità e l’efficacia nel decidere su terreni complessi. E, dulcis in fundo, afferma di affiancarlo nelle scelte: neanche la fantasia del miglior teatro Shakespeariano poteva arrivare a tanto!
Ci sia consentito, infine, un amichevole consiglio ai colleghi di SSD: prima di scrivere certe cose, leggetevi (almeno) i comunicati della CSU; perché quando la fantasia e la retorica si scontrano con la realtà, poi ci si fa veramente male.
Partito Socialista
