In commissione il nodo dei fondi pensione depositati in banca Cis

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San Marino. Nell’intervallo fra le due sedute consiliari di oggi, si è celebrata la Commissione congiunta Finanze-Sanità. In seduta segreta l’audizione di Banca Centrale, Comitato Gestione dei Fondi Pensione e Consiglio di Previdenza. Gli occhi sono tutti puntati sugli 85 milioni del primo pilastro depositati in banca Cis. Di questi, 61 milioni sono in Pronti Contro Termine mentre i restanti 24 in liquidità. Nell’istituto anche 14 milioni di Fondiss, investiti in certificati di deposito. Le facce scure all’uscita dall’incontro fra Consiglio di Previdenza e Governo parlano da sole. Torna la richiesta di garanzie solide. Verrà formalizzata in queste ore per una risposta definitiva entro domani. Il Governo sta lavorando ad un decreto, svelano fonti della maggioranza, che metta in sicurezza queste risorse con garanzie dello Stato sia sulla parte liquida che quella in titoli “non utilizzabili – assicurano – per altri fini”. Commissari di minoranza non nascondono la delusione: Banca Centrale non avrebbe risposto ad alcune loro domande “trincerandosi dietro la legge di riservatezza bancaria”.

Tra i primi commenti assolutamente popolari è quello per cui queste “garanzie dello Stato” non si riducano come al solito nella trasformazione in debito pubblico dei debiti privati, in sostanza come è stato fatto per Carisp e per Asset quando è stata assorbita da Carisp. Intanto, per domani mattina, giovedì 24 gennaio, il commissario straordinario Bonfatti ha convocato una conferenza stampa in Banca Cis, a Serravalle.

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