Gruppo coordinamento emergenze sanitarie: aggiornamento 11 aprile 2020

Il Segretario Ciavatta sulla riapertura, forse anche prima dell'Italia: “Non possiamo attendere di debellare il virus prima di riaprire, anche se gradualmente, le attività”

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Il Gruppo di coordinamento per le emergenze sanitarie comunica l’aggiornamento dei dati sull’infezione da nuovo coronavirus COVID-19 alla data odierna:

  • n. 268 i casi positivi (+8), di cui 41 ricoverati all’Ospedale di San Marino (14 in Rianimazione con sintomatologia severa, 7 femmine e 7 maschi, 27 nelle degenze di isolamento predisposte con sintomi moderati, 15 maschi e 12 femmine) e 227 in isolamento a domicilio (femmine 119, maschi 108)
  • n. 35 deceduti(+1)
  • n. 53 guariti (+3)
  • n. 107 dimessi a domicilio per migliorate condizioni cliniche
  • n. 476 quarantene domiciliari sui contatti stretti compresa la rete familiare, amicale e personale sanitario (425 laici, 44 sanitari, 7 Forze dell’Ordine)
  • n. 903 quarantene terminate

Totale quarantene attivate: 1379

Si ricorda i numeri di assistenza attivi h24/24, tutti i giorni

  • per l’assistenza pediatrica 0549 994250
  • per le vittime di violenza 0549 994800
  • per assistenza psicologica 331 6872612
  • per informazioni sanitarie 0549 994001
  • per Protezione Civile 0549 883401 88340202

Il Segretario alla sanità, Roberto Ciavatta, chiede ai sammarinesi di rispettare le norme di distanziamento anche nel periodo pasquale. “Col virus dovremo abituarci a convivere”, anche quando ripartiranno alcuni rami dell’economia. “Solo questo potrà condurci gradualmente a forme più abituali di socialità”, rimarca Ciavatta. “I sammarinesi dovrebbero essere orgogliosi – rimarca – della propria struttura sanitaria, soprattutto se si fa un confronto con quanto accade in tante parti del mondo”, con, ad esempio, persone non curate per mancanza di posti o strumenti. “L’ospedale e le procedure sono cambiate velocemente. E lo abbiamo fatto da soli”. Poi è cambiata strategia: “non siamo più in trincea, ma sul campo di battaglia a cercare di scovare il virus”. Poi Ciavatta puntualizza: “Sentire le polemiche, che c’entrano poco col virus, fa male, soprattutto per le persone che si stanno prodigando”. L’ospedale non può tornare ad essere terreno di scontro: può funzionare solo se rimane squadra, come successo in questo periodo così difficile.

Sulla riapertura, forse anche prima dell’Italia: “Non possiamo attendere di debellare il virus prima di riaprire, anche se gradualmente, le attività”. Si stanno facendo interventi per riaprire con modalità che garantiscano il non assembramento. Almeno – chiarisce – per quelle aziende che possono lavorare senza aprire alle persone. Sull’intervento di Fitch, il Segretario Ciavatta fa notare che il declassamento ha coinvolto numerosi Stati perché c’è previsione di un forte rallentamento economico a causa del Covid-19. “Non ci fa piacere. Portiamo sulle spalle le mancate politiche degli ultimi tre anni”. E una volta scoppiata la pandemia, “sarebbe stato impossibile fare politiche diverse”. “Nessuna difficoltà a fare il decreto – risponde ad una domanda – ma c’è la volontà di avere un conforto delle associazioni e dei sindacati. Sono interventi spesso impopolari, ma non vogliamo essere interventi affrettati. Nel fine settimana saremo a lavorare per migliorare i testi”, afferma Ciavatta. (Fonte San Marino RTV)

San Marino, 11 aprile 2020

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