Il lago dei cigni

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San Marino. È una favola bella e struggente, dove l’amore alla fine sconfigge con la sua potenza le forze del male. Questa la trama del “Lago dei cigni” una della più famose rappresentazioni del Royal Ballet di Mosca, in scena l’8 gennaio al Nuovo di Dogana per la stagione teatrale. La musica del grande Čajkovskij si ispira al libretto di Vladimir Petrovic Begičev, direttore dei teatri imperiali di Mosca, a sua volta basato su un’antica fiaba tedesca, Der geraubte Schleier (Il velo rubato).

È la storia di un principe che cerca moglie. O meglio, è sua madre che vuole trovargli una moglie e per questo dà una grande festa, a cui invita tutte le più belle ragazze del regno, tra le quali, spera, ci sia quella che gli può prendere il cuore.

Ma il principe Siefgried, come tutti i giovani preferisce andare a caccia con il suo maestro e il buffone di corte. Quando arriva al lago, si leva un superbo volo di cigni che poi si posano sull’acqua e diventano splendide fanciulle. Una di loro, la bellissima Odette, gli rivela che sono tutte vittime del malvagio Rothbart, un genio del male che solo di notte, sul lago, permette loro di riprendere le sembianze umane. L’incantesimo potrà essere potrà essere sciolto da un giovane che non abbia mai amato nessun’altra donna.

Siegfried è subito conquistato dalla ragazza e dichiara che andrà a combattere contro Rothbart. Il giorno successivo, proprio durante il ballo, irrompe il mago cattivo che aveva udito la conversazione. Porta con sé sua figlia Odilia, trasformata in Odette. La somiglianza inganna il giovane principe, che subito presenta a sua madre la ragazza di cui si è perdutamente innamorato. A questo punto, il mago svela l’inganno e gli fa vedere Odette, destinata alla morte.

Siegfried si precipita al lago, dove Odette, che di nascosto aveva visto tutto, stava raccontando alle altre ragazze la sua triste sorte. I due giovani si disperano e piangono, Odette commossa, lo perdona. Ma il mago non può accettare e scatena una tempesta nel tentativo di separare i due innamorati, mentre il principe si batte coraggiosamente con lui. Al sorgere dell’alba, l’incantesimo si dissolve, tutti i cigni bianchi tornano fanciulle. E i due giovani possono coronare il loro amore.

La prima rappresentazione ebbe luogo al Teatro Bol’šoj di Mosca il 20 febbraio 1877 (calendario giuliano), con la coreografia di Julius Wenzel Reisinger, ma non ebbe successo. Reisinger operò tagli e manomissioni alla partitura originale, allestì in modo scadente le scene, lasciò ai ballerini, oltretutto di scarsa personalità, il compito di improvvisare variazioni e passi: il risultato fu deludente. Anche l’orchestra uscì a testa bassa, dopo aver eseguito la partitura in maniera del tutto mediocre.

Nonostante ciò, il balletto venne comunque riproposto e inscenato per un numero totale di quarantadue allestimenti, tutti, a detta della critica del tempo, dei veri e propri fiaschi. Finché, dopo la morte del compositore, nel 1895, il balletto passò nelle mani di Marius Petipa, coreografo che si era distinto egregiamente anche nell’altra opera di Čajkovskij (La bella addormentata). Furono fatte numerose modifiche alla coreografia e anche alla musica, e così finalmente a Pietroburgo, la rappresentazione ebbe il successo che poi ha continuato ad ottenere in tutto il mondo. Anzi, diventando una pietra miliare del balletto classico.

Il “Royal Ballet of Moscow – the Crown of Russian Ballet” diretto da Anatoly Emelyanov, è stato fondato dallo stesso Emelyanov e da Anna Aleksidze nel 1997.

Il corpo di ballo annovera tra le sue file ballerini di grande esperienza e raffinatezza artistica, provenienti dai migliori teatri russi.

Nel corso degli anni la compagnia ha realizzato tournée in Inghilterra, Irlanda, Stati Uniti, Thailandia, Cina, Giappone, Israele, Messico, Svezia, Germania, Francia, Spagna e Portogallo, riscuotendo un grande successo internazionale. E per la prima volta nella storia del balletto russo, il Royal Ballet of Moscow ha effettuato una tournée nell’Africa orientale, visitando paesi come la Tanzania, lo Zambia e il Kenya.

La loro filosofia artistica prevede non solo la messa in scena dei grandi classici del balletto, ma anche la creazione di un repertorio moderno di più ampio respiro, rivolto ad un pubblico sempre più vasto e al contempo esigente.

Il repertorio della Compagnia include grandi titoli. Oltre a Il Lago dei Cigni, da sottolineare sono: Lo Schiaccianoci, La Bella Addormentata, Giselle, Don Chisciotte, Romeo e Giulietta, Cenerentola, Biancaneve, il capolavoro di Yuri Grigorovich, Spartacus, e balletti in un atto come Carmen, Bolero, Danze Polovesiane, El Amor Brujo, tra gli altri.

La grande ballerina russa Olga Lepeshinskaya ha scritto in una recensione: “Oggi l’ultima generazione di ballerine russe deve assistere a uno spettacolo del Royal Ballet of Moscow per sperimentare tali performance e tale energia”.

Lo spettacolo è fuori abbonamento. I biglietti sono acquistabili on line e nei punti vendita dei circuiti vivaticket e tiketone; oppure, il giorno stesso dello spettacolo alla biglietteria del Teatro Nuovo dalle ore 13.30

Per informazioni e biglietti: info@sanmarinoteatro.sm

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