San Marino. Secondo un comunicato affidato ad un giornale online locale, l’imprenditore Marino Grandoni è pronto a sporgere querela per “le fantasiose notizie diffuse in più occasioni dai consiglieri della Democrazia Cristiana – scrive – in ordine alle vicende bancarie recenti”. In giornata, lo ricordiamo, la DC ha diffuso l’esposto presentato alla Reggenza, dove ricostruisce in dettaglio alcune vicende che ruotano intorno al sistema bancario, il FMI, le società lussemburghesi e personaggi finora sconosciuti ai sammarinesi. In questa ricostruzione si legge che Confuorti sarebbe uno dei grandi debitori di Banca CIS (di Grandoni) e che lo stesso Grandoni abbia preso in Cassa di Risparmio i 13,5 milioni per acquistare l’82 per cento delle quote in Banca CIS. In totale, quindi sarebbe 43,5 i milioni che Grandoni (o il suo Gruppo) dovrebbe a Carisp. Ma la notizia non è piaciuta all’immobiliarista, che più o meno quattro mesi fa, aveva annunciato il suo voto alla lista DC, dove peraltro era candidato anche un suo familiare. Oggi, quindi, il divorzio. Nel comunicato infatti aggiunge: “Notizie che, per quanto riguarda fatti o circostanze attribuite al sottoscritto, sono prive di ogni fondamento, frutto di astio nei miei confronti e di logiche complottistiche che non fanno onore ad un partito come la Democrazia Cristiana, ricco di storia e di tradizione e sono sintomatiche del degrado dell’attuale classe dirigente del partito. Comunico – conclude Grandoni – di aver incaricato i miei legali di sporgere querele e diffido chiunque dal divulgare le false informazioni contenute nei documenti elaborati da questi soggetti”.
