Davide Forcellini: il Testo Unico è inapplicabile

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San Marino. Intervengo in Consiglio per comunicare all’aula l’ennesimo successo del governo di Adesso.sm. E cioè la situazione di stallo che, legge 140 del 2017 o meglio, il nuovo testo unico sta creando. Mi riferisco al fatto che all’articolo 79 si stabilisce che il proprietario nel caso di trasferimenti immobiliari, deve rilasciare una dichiarazione che attesti la conformità dell’immobile alle norme urbanistiche pena la nullità dell’atto. Se confrontiamo infatti il vecchio e il nuovo comparando art 177 della legge 87 del 1995 e art 79 della legge 140 del 2017, la nuova legge, oltre a prevedere al comma 3 l’ottenimento del certificato che non sono state accertate violazioni urbanistiche ed Edilizie dell’immobile che si vuole trasferire come nel vecchio testo unico, aggiunge una serie di dichiarazioni a pena di nullità che nessun privato che vuole vendere è in grado di rilasciare. Queste clausole sono state inserite dal legislatore in base a un principio valido per la salvaguardia dagli abusi, che nonostante di principio sia condivisibile, ad oggi sta di fatto bloccando tutte le procedure di trasferimenti immobiliari.

Quindi ad oggi, dall’entrata in vigore del testo unico, non è stato fatto nessun trasferimento immobiliare in quanto né il proprietario, né il tecnico progettista, né tanto meno il notaio possono prendersi la responsabilità di produrre questa certificazione. In particolare, nessun iscritto all’Ordine dei ingegneri si assume la responsabilità, in base tra l’altro ad una “direttiva” del loro ordine. Il problema quindi è che bon si stanno più facendo atti di trasferimento immobiliare dall’entrata in vigore del testo unico e dal punto di vista notarile rischiare di farsi dichiarare un atto nullo ovviamente non è una cosa da poco.

Tutto questo, oltre al blocco del mercato immobiliare che già di per se è una conseguenza allarmante, sta comportando problematiche a tantissimi soggetti. Le ripercussioni sono per chi ha firmato delle compravendite, a chi ha stipulato accordi con banche, ma anche al comune cittadino che quando vuole acquistare per esempio la propria casa, ha fatto delle scelte importanti che condizionano il proprio bilancio famigliare e adesso rischia di vedersi annullato l’atto di compravendita.

Vorrei fare notare all’aula che non sto disquisendo sul principio che è valido e cioè che si vuole prevenire gli abusi edilizi. Il punto qui è che il governo va a fare danni ingenti anche in un settore già compromesso come quello immobiliare. Il governo, dopo aver messo sottosopra il mondo finanziario con un modo di fare autoritario e quanto mai spregiudicato, dopo aver creato una situazione di stallo all’interno del tribunale creando pressioni sulla magistratura, ha sempre in serbo qualcosa di nuovo per dimostrare la sua incapacità. Quindi dopo aver messo il sistema finanziario e la giustizia in una situazione di stallo, questo governo ha pensato bene di bloccare anche il sistema immobiliare impedendo i trasferimenti immobiliari.

E tutto questo da che cosa nasce? Da un approccio tipico di questa maggioranza che non si confronta con nessuno, che fa le leggi senza prima condividerle non dico con l’opposizione, ma almeno con le parti sociali, in questo caso con l’Ordine degli Ingegneri e degli Architetti, con il collegio dei geometri e con l’ordine degli avvocati e notai.

Questo atteggiamento è tipico di chi pensa di essere sempre e comunque nel giusto e quindi non accetta di porsi in discussione. Solo chi ha paura del giudizio degli altri, si fa scudo del proprio potere e lo usa in modo antidemocratico contro tutti. Solo chi ha una visione molto limitata, non sa tenere in considerazione il punto di vista di chi la pensa in modo diverso. Ma non è con la contrapposizione che si può governare il Paese, non è tirando sempre fuori il peggio di se che si dimostra autorevolezza. Non è con l’annientamento dell’avversario che si dimostra la propria forza…

Allora basta con la vostra saccenza, basta con il vostro fare autoritario e autoreferenziale, basta con un governo che governa contro i cittadini. Avete gettato dal precipizio un Paese che era già lì sull’orlo. Doveva essere questo il governo del cambiamento, invece è piuttosto questo il governo del fallimento. Fallimento di un Paese per il bello e cattivo tempo di una casta di persone senza scrupoli.

Io spero solo in una cosa. Nonostante i tempi siano cambiati e non ci sia più la storica San Marino di 112 anni fa, quella San Marino che ha portato all’Arengo che tra qualche giorno festeggiamo… Non ci sono più forse quegli ideali che la politica di basso profilo ha ucciso e distrutto. Ma resta la gente, restano i comuni cittadini che sono stanchi di questo governo che governa contro di loro. È ora di tornare in piazza e fare sentire la nostra voce di cittadini liberi e consapevoli.

Davide Forcellini – Consigliere Movimento Rete

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