Previsioni Meteo : Capodanno con freddo e anche neve, poi arriva il gelo?

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La terza decade di dicembre sta ormai per concludersi e con essa anche il 2018, che probabilmente entrerà tra gli anni più caldi della storia per il nostro pianeta. Nonostante ciò possiamo affermare che l’inizio d’inverno, prendendo in considerazione l’intero mese di dicembre, si è dimostrato sicuramente invernale soprattutto a livello termico. Se tralasciamo i giorni miti a ridosso di Natale, per il resto abbiamo registrato sempre temperature nella media del periodo, o anche inferiori, condite da due perturbazioni artiche che sono riuscite a portare in alcuni casi anche neve in pianura (al nord Italia). Insomma come inizio non c’è male!

Ora le cose si fanno decisamente più interessanti sia per quanto riguarda Capodanno sia per i primi giorni di gennaio: il 2019 potrebbe esordire con un periodo piuttosto freddo, a tratti gelido sul territorio nazionale, grazie all’ingresso di flussi freddi dal nord-est Europa. Il tutto sarà coadiuvato da un imponente anticiclone delle Azzorre che si espanderà sin verso le più alte latitudini (Gran Bretagna, Islanda e Scandinavia) favorendo la discesa, sul suo bordo orientale, di masse d’aria gelide sin verso il Mediterraneo.

CAPODANNO COI FIOCCHI?

Tra il 31 dicembre e il 1° gennaio diventa sempre più probabile l’arrivo di una piccola, ma incisiva,  perturbazione artica colma di aria fredda alle medio-alte quote. Questa ondata di freddo andrà ad interessare principalmente il sud ed il medio-basso Adriatico: tra lunedì 31 pomeriggio e martedì 1 pomeriggio l’aria fredda raggiungerà il centro-sud Italia comportando un sensibile calo delle temperature e anche acquazzoni, temporali e grandinate. I fenomeni coinvolgeranno principalmente Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia, ma anche Molise e Abruzzo potranno assistere ad instabilità discreta.

La neve scenderà sin verso i 400-500 metri di quota sulle regioni del sud, ma non escludiamo l’arrivo di rapide fioccate o addirittura rovesci di neve tonda sin verso le pianure e le coste del sud Italia. Questo sarà possibile grazie all’aria molto fredda presente in alta quota e alla forte instabilità convettiva che verrà a generarsi (tenendo presente che ad oltre 5000 metri di quota giungeranno temperature di almeno -33/-34°C). Insomma con questo tipo di dinamica non escludiamo anche temporali di grandine o neve tonda (a qualsiasi quota). I veri e propri fiocchi di neve, come detto poc’anzi, scenderanno oltre i 400-500 metri di altitudine e solo occasionalmente più in basso.
Sulle regioni del nord e del versante tirrenico centro-settentrionale i cieli si manterranno sempre sereni, mentre la colonnina di mercurio scivolerà verso il basso specie di notte.

POI ARRIVA IL GELO?

La rapida irruzione fredda di Capodanno lascerà spazio ad un momentaneo ritorno dell’alta pressione che apporterà un paio di giorni più stabili e freddi. Solo al nord avremo un sensibile aumento delle temperature per via dei venti di fhön. 
Dal 3 gennaio nuovo possibile cambiamento del tempo, questa volta molto marcato: una nuova ondata di freddo, decisamente più intensa della precedente, potrebbe scivolare sulle regioni del centro-sud e del versante adriatico (specie Abruzzo, Molise e Puglia) portando gelo e anche nevicate sino a quote bassissime, anche lungo le coste. Il peggioramento potrebbe concretizzarsi tra giovedì 3 e domenica 6 gennaio, ma al momento si tratta solo di ipotesi che avranno bisogno di sostegno nei prossimi fondamentali aggiornamenti.

 

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