Non ti scordar di me – Intervista a Mara Valentini (RF)

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La rubrica settimanale “NON TI SCORDAR DI ME”, a cura della redazione di tribunapoliticaweb.sm, vuole essere una raccolta di testimonianze, per il tramite di interviste, di tutti coloro che si impegnano quotidianamente a favore della Repubblica di San Marino, delle istituzioni sammarinesi, dell’economia e della comunità in generale. Di tutti coloro che si impegnano, anche solo a titolo personale, per promuovere nel migliore dei modi l’immagine della Repubblica di San Marino, dentro e fuori i nostri confini. A quelli che in definitiva possiamo considerare gli Angeli Custodi della Repubblica più antica al mondo.

Mara Valentini (RF)

Cosa significa per lei aver assunto il ruolo di coordinatore di RF?

L’Assemblea Congressuale di Repubblica Futura riunitasi i primi di ottobre mi ha nominata Coordinatore.

Un grande onore e una grande soddisfazione unite a una grande responsabilità.

Ho accettato con gioia, perché sono convinta che sia importante prendersi la responsabilità di impegnarsi in politica. Credo che questo sia un valore e qualcosa di cui la nostra Repubblica ha un enorme bisogno.

Che messaggio intende rivolgere alla politica sammarinese?

Viviamo tempi d’incertezza economica, sanitaria e sociale e la politica non è più punto di riferimento. Il fallimento sta proprio nella regressione e quindi nella malattia morale che ha fatto sprofondare il nostro paese nell’incertezza del futuro e di un “uno contro l’altro” che può diventare pericoloso e devastante. Ora più che mai, sotto l’impatto di una pandemia che ha reso più evidenti le ineguaglianze strutturali e la grande crisi, diventa indispensabile il ruolo della politica sana, di una politica che rappresenti il baricentro della giustizia e di buone leggi per tutti senza distinzioni e marchi, una politica che ritorni a cogliere la fiducia della gente.

E’ dopo questo preambolo che arrivo alla prima domanda cercando di rispondere in modo esaustivo

Il grido che ho lanciato, e il termine grido non è allegorico, sin dal primo giorno della mia elezione, è stato quello che la nostra politica deve cambiare metodi e toni.

Nella passata legislatura, nel mio percorso da consigliere, ho assistito a una degenerazione e a comportamenti regressivi e aggressivi, confronti al di là del rispetto, atteggiamenti non consoni a rappresentanti del nostro Parlamento. Una deriva che purtroppo prosegue anche oggi e che poi ricade su tutti i nostri cittadini.

Una situazione di malessere generalizzata che si riversa alla base di tutto il nostro sistema, sulla politica prima di tutto, ma poi, a cascata, su tutti gli altri settori; dallo stato sociale allo stato psicologico ed emozionale dei cittadini.

La questione morale perché di questo si tratta colpisce la libertà, il rispetto delle istituzioni, lo stato del diritto, il rispetto di tutti quei valori su cui la democrazia è fondata. L’odio sociale, la maldicenza e la vendetta prendono il sopravvento e la malattia morale arriva a delegittimare tutto il sistema sociale.

E arrivo al metodo: una politica seria non teme il confronto e la lotta ma porta avanti i propri principi con dignità e senso civico.

Ho nostalgia dei passati grandi dibattiti e degli scontri di idee. Certo, scontri di interessi corposi, ma illuminati da prospettive chiare, anche se diverse, e dal proposito di assicurare il bene comune.

Tanto entusiasmo, tante rabbie sacrosante! Soprattutto c’era lo sforzo di capire la realtà del paese e di interpretarla. E tra avversari ci si stimava, al di là delle asprezze, delle polemiche, delle battaglie, la stima era reciproca e lo scontro, sempre leale, si placava per il bene del paese.

Oggi purtroppo non è più così e il quadro attuale desta importanti preoccupazioni. La sua gravità forse non è mai stata, nella storia della nostra Repubblica, così marcata. Un segno evidente sono anche i continui attacchi che non risparmiano la stampa e nemmeno i singoli cittadini: inaccettabili intimidazioni e coercizioni della libertà.

Repubblica Futura, di fronte a questo panorama si pone chiaramente all’opposizione, convinta che il perdurare di questo quadro non possa che peggiorare la situazione del Paese.

Quali sono gli obiettivi di Rf in questo momento?

Repubblica Futura non è interessata a dinamiche politiche di breve termine, né disponibile a condividere visioni dei problemi semplicistiche o populistiche, il nostro intento è quello di mettere a disposizione le nostre forze e il nostro impegno con chi voglia confrontarsi fattivamente, assumendosi il peso e la responsabilità delle scelte.

E’ necessario lottare, quindi, con ogni mezzo lecito in democrazia, per superare l’attuale scenario, anche con soluzioni politiche innovative, mai sperimentate che consentano di trovare la massima unità di intenti sui necessari percorsi di riforma, con la consapevolezza che la stagione delle riforme non porterà un immediato consenso.

Il dialogo e solo il dialogo rispettoso e democratico tra i partiti potrà portare il nostro Paese fuori da questo vortice di degrado e decadimento morale, culturale ed economico.

Repubblica Futura sta concludendo, a questo proposito, una serie di incontro post Assemblea Congressuale con i partiti, sindacati e associazioni di categoria al fine di trovare un metodo di confronto finalizzato solo ed esclusivamente al bene del paese.

Repubblica Futura è pronta a collaborare senza pregiudizi, forte della sua identità,

ma disponibile al dialogo, anche al di fuori di schemi consueti, anche superando ferite profonde e ancora molto aperte, purché sia chiaro l’obiettivo: ritornare alla priorità del futuro, al coraggio delle scelte sempre e unicamente per il bene del Paese.

La stagione delle riforme non può essere rimandata.

Ed ora vengo ai giovani, il cui ruolo all’interno di Repubblica Futura è ben chiaro e definito. La costituzione del Movimento Giovanile, lo specifico organismo di rappresentanza dei giovani è nato per assicurare e incrementare la loro partecipazione attiva alla vita politica e consente loro di concorrere ai processi decisionali partecipando direttamente al Coordinamento e ai Gruppi di lavoro.

La centralità delle nuove generazioni è la base per il futuro del nostro Paese e Repubblica Futura, consapevole di quanto tutto questo sia fondamentale, investirà forze, impegno e formazione affinché i giovani siano veri protagonisti della scena politica.