Per ricordare Giuliano Gozi

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Eccellentissime Capitane Reggenti della Serenissima Repubblica di San Marino, Mimma Zavoli – Vanessa D’Ambrosio

la sottoscritta cittadina sammarinese, presenta a distanza di 4 anni, l’istanza d’arengo per modificare l’attuale dicitura della Via Il Contradino, in “Via Giuliano Gozi o Via il Contradino dei Gozi” oppure che venga apposta, in tale piccola via, una targa di pietra che omaggi la memoria di Giuliano Gozi, Segretario di Stato Affari Esteri ed Interni.
Ricordando le dichiarazioni allora espresse dal dott. Nicola Renzi, ora Segretario di Stato agli Esteri, il quale giustamente evidenziò l’importanza nel conoscere la storia sammarinese, e quelle enunciate dalla Dott.ssa Antonella Mularoni che ricopriva l’incarico di Segretario di Stato al Territorio in occasione dell’istanza da me presentata riguardante la ri- trascrizione dei nomi dei Reggenti Gozi e Belluzzi sulla Colonna Romana, la quale evidenziò le opere diplomatiche che il Segretario di Stato Gozi mise in atto, una fra queste la “signora” Convenzione con l’Italia del 1939, in questo lasso di tempo mi sono prodigata alla ricerca e allo studio della nostra storia, implementandola con altre sfaccettature ed altre verità tenute “sotto la polvere” per tanti lunghi anni.
Nel frattempo ho infatti creato una Mostra Temporanea Itinerante frutto di ricerche d’Archivio con documenti e fotografie originali; ho ideato un audio libro storico mediante testimonianze cartacee familiari e sono stata curatrice di un libro districandomi altresì tra illazioni e cattiverie provenienti dall’esterno a sfavore del cognome di cui sono fiera di portare… Gozi.
Ho sempre dato risposte precise e documentabili a questi attacchi personali.
Credo che quest’ultimi siano dettati da poca conoscenza della storia che purtroppo è stata tenuta in stallo per decenni e da vecchi rancori che si dovevano aimè nel tempo dissipare, anziché tenerli incancreniti nel proprio cuore.
Invece, ancor oggi, si evidenzia questo sentimento in vari esponenti di famiglie che in primo piano hanno vissuto il ventennio.
Ciò mi rattrista molto…il rancore è la più brutta sensazione che l’uomo possa provare.
Ricordo che durante il Consiglio in cui si trattò l’istanza di allora, si parlò che vi sono ancora famiglie che provano dolore per ciò che hanno subìto.
Perché, noi Gozi e altre cinquanta famiglie, non abbiamo provato dolore nell’essere rinnegati dalla nostra amata Repubblica?
Eccellenze,
pongo questo quesito: il mio dolore non è uguale a quello di un’altra persona? Chi può giudicare se non una Persona più grande di noi!
E se ricordiamo ciò che è stato fatto durante il Governo Gozi?
Convenzioni con l’Italia e con l’Europa, costruzione del territorio, della Capitale, di scuole, di case popolari, di acquedotti, costruzione dell’amata ferrovia, del Teatro Titano, dell’Ara dei Volontari ultimamente restaurata e quindi visibile maggiormente come opera del ventennio, apertura di sedi consolari e diplomatiche per i nostri emigrati, la salvezza di ebrei durante la loro persecuzione (a San Marino 4 anni dopo e mai applicate); la Cassa di Risparmio era in attivo con la Presidenza di Gozi e tanto altro ancora.
Perché allora non abbattere il tutto se si vuole disconoscere il Governo di quel tempo?
Un uomo, in qualità di Segretario degli Esteri cosa avrebbe dovuto fare di più per il suo popolo?
E pensare che è stata proprio una famiglia ebrea ad aiutare i Gozi, quando furono esiliati, questo perché a suo tempo salvata a San Marino, durante la persecuzione razziale e che due Magistrati, Comandini ed Angeletti, antifascisti partigiani, chiamati appositamente dal Governo non avevano trovato pene alcune da attribuire a coloro che avevano fondato il Partito Fascista Repubblicano Sammarinese.
Pertanto alcuni esponenti politici, tra cui un prete, istituirono il Consiglio dei XII; i Gozi non poterono disporre di un avvocato difensore, neanche d’ufficio. Per questo motivo esistono in Archivio di Stato le autodifese…autodifese che i miei zii e mio nonno scrissero tra le mura della Rocca.
Rammento che il Capitano di Castello di Città nel 2011 diede parere positivo per l’installazione di una via da dedicare ad un nostro concittadino Alvaro Casali.
Perchè quando è stata presentata l’istanza nel 2013 per la via da dedicare ai Gozi, lo stesso Capitano di Castello ha dato parere negativo? Devo dedurre la motivazione palese? Ma questa è democrazia? …allora tutto questo da cosa è dettato?
E ancora… a quando questa PACIFICAZIONE.
Dopo più di 70 anni, quando si butterà giù questo muro fino ad ora indistruttibile.
Io ho cinquanta anni, mio padre ottantadue. Quando possiamo vivere serenamente la nostra esistenza. Dobbiamo prima passare a miglior vita?
Eccellenze,
ve lo chiedo con il cuore in mano.
Questo muro ideologico va abbattuto al più presto, in quanto vieta di guardare la storia con obiettività e serenità possibile; impedisce alle nuove generazioni di conoscere la storia nella sua interezza, anzi fino ad ora abbiamo insegnato a nasconderci ad oscurare i fatti dolorosi, a non conoscere altri episodi del nostro Paese. Non credo sia giusto rinnegare il passato, necessita
parlarne con obiettività bandendo l’ideologia e la demagogia politica, e implementare la storia sammarinese.
Eccellenze e Governo tutto,
nel 2013 l’istanza non è passata per 3 voti, tre voti che hanno rinnegato la storia e la libertà.
Dimostrate in tale occasione apertura mentale, siate liberi da costrizioni e ideologie vecchie e sorpassate. Date segno tangibile di rinnovamento, date una svolta.
San Marino è Paese della Libertà si o no?
Se nuovamente l’istanza viene bocciata, la libertà ancora una volta viene rinnegata e tutto rimane sommerso come prima, nulla è cambiato, la mentalità non è mutata, le vecchie ideologie sono ancora impresse in tutti voi.
Comprendo che questo è, per coloro che hanno precedentemente espresso un voto negativo, un grande sforzo… ma necessita scindere la persona, lo statista Giuliano Gozi dall’epoca in cui ha governato.
Il fascismo era ovunque, in Italia ed in Europa, come poteva salvarsi il nostro Paese se non affiancarsi con la vicina Italia? Ma a San Marino tutto era diverso, dallo statuto all’organizzazione. Poi ci sono stati opere squallide di violenza… ma da ambo le parti… era l’epoca… era il periodo. Anche i miei familiari hanno subito atti di violenza… un mio cugino è anche deceduto poco più che trentenne… quindi?
La sottoscritta non porta rancore ad alcuno, anzi perdona e ascolta coloro che la pensano diversamente.
A mio avviso è bene che dopo più di 70 anni, il mio Governo faccia un passo avanti per giungere ad una serena pacificazione. Vedrete che con questo atto ci si sentirà liberi… liberi da questo macigno che divide la popolazione.
Eccellenze,
perdonatemi per questa richiesta prolissa, ma ripeto la damnatio memoriae è la pena dell’oblio.
Nessuno può fare in modo che ciò che non è più – ma che è stato – non sia mai stato.

Unica firmataria
Paola Barbara Gozi

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